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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Lazio

Ao S. Giovanni di Roma. Chirurgia Robotica e Telemedicina alleate per il paziente

immagine 13 gennaio - Presso il San Giovanni Addolorata da circa 3 mesi è in atto una collaborazione tra la UOSD Chirurgia generale con tecnica robotica breve e il Servizio di Telemedicina. I vantaggi per il paziente risiedono nei minori tempi di degenza postoperatoria, permettendo così di “vivere in un ambiente protetto come è il proprio domicilio ma con la sicurezza e la tranquillità di essere seguito da un centro sanitario pubblico specializzato”.
Presso il San Giovanni Addolorata di Roma da circa 3 mesi è in atto una collaborazione tra la UOSD Chirurgia generale con tecnica robotica breve e il Servizio di Telemedicina. Con tale collaborazione si intende assicurare al paziente operato presso una presa in carico che consenta una degenza più breve ed un accurato follow-up dedicato.

“Il paziente - spiega l’Azienda in una nota - viene operato con la tecnica robotica, caratterizzata da una strumentazione tecnologica estremamente sofistica, macchinario che consente di operare con strumenti sottili e miniaturizzati in grado di riprodurre i movimenti della mano del chirurgo. Il San Giovanni è stato il primo Ospedale nel Lazio ad installare il Robot Da Vinci: dal 2007 oltre 3.000 gli interventi eseguiti”.
 
Dopo una breve degenza l’assistito esce dall’ospedale in dimissione protetta e viene monitorato a distanza dalla propria casa grazie al servizio di Telemedicina. Al paziente dimesso viene consegnata una strumentazione costituita da dispositivi che si collegano in modalità wireless ad uno smartphone attraverso cui vengono monitorati  tutti i parametri che l’assistito invia da casa: elettrocardiogramma, pressione del sangue, glicemia, saturazione. A ciò si aggiunge la possibilità di un consulto in diretta con il chirurgo che ha eseguito l’intervento.

“I vantaggi per il paziente seguito in telemedicina - evidenza l’Azienda - sono una minore degenza postoperatoria, vivere in un ambiente protetto come è il proprio domicilio e soprattutto la sicurezza e la tranquillità di essere seguito da un centro sanitario pubblico specializzato”.

Ad oggi dalla Chirurgia robotica associata alla Telemedicina sono stati trattati 10 pazienti; di questi soltanto per 1, a causa dell’alterazione dei parametri inviati, si è reso necessario il rientro in ospedale.
13 gennaio 2020
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