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QS Edizioni - giovedì 28 marzo 2024

Lettere al Direttore

Sindemia, conseguenze globali tra componenti sanitarie e componenti sociali

di E. Bavazzano, D. Albini e G. P. Riboni
10 gennaio - Gentile Direttore,
oggi la Società richiede di interrogarsi sugli esiti a lungo termine di una Pandemia (Covid-19), che perdura, da comprendere nelle sue varianti non solo sanitarie, ma anche psico-socio-relazionali: ciò significa affrontare il problema attraverso un’analisi globale, che colga l’“interazione sinergica” di più variabili, attraverso una riflessione critica sulle componenti di variazione dello stato di salute nelle persone che abbiano vissuto (direttamente, indirettamente) la malattia (M. Singer et al., 2017). È necessario pertanto analizzare le conseguenze intese come segni e sintomi (visione sanitaria) ed amplificazioni di divari pre-esistenti in “povertà sociale e disuguaglianza” (visione socio-economica), che accompagnano la Pandemia, che, così letta, può essere definita “Sindemia” (G. Maciocco, 2021).

Covid-19 entra nelle porte d’accesso del corpo fisico (respiratorie, renali, cardiache, neurologiche), fino a poter creare la sindrome del long-Covid nei suoi effetti organici a lungo termine, ma attraversa potentemente anche il corpo sociale, nel suo insieme, nell’interazione tra una pandemia infettiva che interagisce con un’altra pandemia (diffusione di malattie croniche) e nell’interazione di queste con le situazioni sociali (fragilità, marginalità…) in cui si vengono determinando (G. Collecchia, 2019). Rispetto alle cause strutturali delle disuguaglianze sociali, è importante mettere in campo azioni che possano ridurre i fattori di rischio e promuovere i fattori di protezione, attraverso prassi che incidano concretamente sullo stato di Salute globale.

A livello collettivo, la sofferenza delle persone, che riportano postumi di Covid sul corpo fisico, oltre che nelle componenti psicologiche e sociali, è spesso purtroppo convogliata su codici interpretativi che i clinici (di area psicologico-psichiatrica) tendono a leggere come patologia mentale; di converso, la patologia mentale stessa (nella deriva che comporta l’etichettamento cronicizzante in disturbo) porta ad altri fattori di rischio (ritiro sociale, perdita del lavoro…), con conseguente marginalizzazione, in un circolo vizioso che può condurre ad un peggioramento dello stato delle cose oltre che dei già presenti divari interni alla Società.

È necessario inoltre comprendere le conseguenze specifiche (in termini di benessere vs sofferenza) in particolari gruppi di popolazione, quali rifugiati e migranti, che presentano potenziali rischi aggiuntivi, derivanti da barriere culturali e linguistiche, storie traumatiche pregresse (spesso pre-requisito all’origine della scelta di migrare), stress da migrazione, barriere nell’accesso ai servizi, frequente scarsa capacità del sistema dell’accoglienza nel cogliere le determinanti culturali sottese alla sofferenza (non necessariamente patologica) delle persone (E. Spiritus-Beerden et al., 2021). Sarebbe opportuno pertanto chiedersi quali misure mettere in atto per facilitare sollecite e corrette risposte di natura sanitaria e di sistema – attraverso azioni politiche territoriali.

Leggere Covid-19 in termini di Sindemia significa quindi comprendere l’insieme di problemi di salute, ambientali, sociali ed economici, che la malattia produce nella interazione non solo con altre morbosità (malattie croniche particolarmente), bensì anche con fenomeni complessi (multidimensionalità bio-psico-sociale); significa leggere le pesanti ripercussioni che ha avuto ed ha soprattutto nella popolazione svantaggiata, considerate le componenti di sistema, e chiedersi quali azioni di prevenzione mettere in campo, attraverso politiche socio-sanitarie territoriali.

Si ritiene importante infine riflettere sulle conseguenze psicologiche della Sindemia, quali componenti che co-determinano lo stato di salute: le conseguenze sulla Mente (emozioni e pensieri) nelle persone che hanno vissuto l’angoscia di morte, non solo intesa come paura di contrarre il virus, bensì come sentire la difficoltà di respirare (intubate, perduta la spontaneità del respiro, con sintomi che mimano il panico, in deficit fisiologici oggettivamente riscontrabili); associata a questa forma di angoscia, anche la paura di portare con sé stati allucinatori spesso conseguenti alla sedazione (ottenuta attraverso farmaci a valenza ipnoinducente).

Le conseguenze di Covid-19 intesa come fenomeno complesso dovrebbero essere esaminate anche in studi longitudinali, che leggano l’impatto sul sistema psico-socio-relazionale e facilitino l’elaborazione di azioni di riduzione dei rischi, compresa la stigmatizzazione in malattia di un disagio coerente e conseguente la Sindemia. Il tempo presente ri-attualizza le paure che oggi, superata l’epoca della sopravvivenza, sembrano essere caratterizzate dalla stagione della convivenza attiva, che coinvolge un sistema complesso e articolato di variabili sanitarie, psicologiche, socio-relazionali e socio-economiche, che restituiscono alle politiche territoriali la responsabilità di promuovere prassi condivise di prevenzione e promozione della Salute, intesa come Diritto per tutte e per tutti.

Emanuela Bavazzano
Psicologa Psicoterapeuta


Donatella Albini
Medica Ginecologa


Gian Piero Riboni
Medico Igienista - YOS Salute Cultura e Diritti


Riferimenti bibliografici
Collecchia G. (2019). Il modello sindemico in medicina. Dalla ricostruzione dei contesti sociali e sanitari, alla restituzione dei diritti di cittadinanza. Recenti Progressi in Medicina, N. 110(6), pp. 271-274.
Maciocco G. (2021). COVID-19 e disuguaglianze. In Salute e fragilità sociale in tempo di pandemia. Un punto di vista. Anno 2021. Caritas Roma, pp. 18-21.
Singer M. et al. (2017). Syndemics and the social conception of health. The Lancet, Vol. 389, pp. 941-950.
Spiritus-Beerden E. et al. (2021). Mental Health of Refugees and Migrants during the COVID-19 Pandemic: The Role of Experienced Discrimination and Daily Stressors. International Journal of Environmental Research and Public Health, Vol. 18 (12), p. 6354.
10 gennaio 2022
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