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QS Edizioni - mercoledì 24 aprile 2024

Lettere al Direttore

Bene la formazione dei medici negli ospedali

di Gregorio Maldini
13 giugno - Gentile direttore,
continuo a leggere con interesse I vari interventi riguardo la mancanza di medici in Italia, l’età avanzata di chi fa le guardie e la mancanza di posti nelle scuole di specialità. Le soluzioni non sono semplici ma neanche impossibili. Come ho scritto in passato la chiave sta nel cambiare il metodo di training che si è dimostrato già da anni inadeguato. La quasi minaccia dell’importazione di medici specialisti dall’estero non fa in realtà paura perché pochissimi paesi del mondo hanno un training peggiore dell’Italia.

I medici possono essere tranquillamente formati negli ospedali come avviene in ogni paese. Ai giovani medici deve essere insegnato il lavoro come si deve, non importa se all’univesità o in ospedale. I giovani in cambio devono lavorare più ore (non conosco nei dettagli le normative europee sul training dei giovani medici). Negli USA 80 ore a settimana sono la regola.

E’ ovvio che I medici non dovrebbero lavorare gratis. E neanche costretti a lavorare più del necessario. Chi resta oltre l’orario dovrebbe essere pagato molto meglio. Ma non nello stesso modo, come stabilito da tabelle sindacali. Chi svolge attività complesse dovrebbe prendere di più rispetto a chi tira I remi in barca eseguendo prestazioni a basso rischio e bassa complessità.
 
Uno dei motivi del burn out è il non vedere riconosciuta in maniera tangibile la propria professionalità. Lasciate fare le guardie in ospedale ai giovani e abbiate gente in gamba reperibile per interventi più complessi. In Italia di medici ce ne sono ancora tanti. Io ho lavorato in Africa, li ce ne sono veramente pochi.
 
Chi si sente cosi bravo da fare privato faccia solo quello e lasci spazio ad altri nel pubblico.
 
Gregorio Maldini
Medico chirurgo, Honolulu (Usa)
13 giugno 2018
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