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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Liguria

Consultori. Viale: “Allarmismi infondati, sbagliato alimentare preoccupazioni famiglie sul nulla”

immagine 21 marzo - Così la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità e Politiche sociali replica alla polemica sollevata dal consigliere di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria Gianni Pastorino in merito al futuro dei consultori. "Con Piano sociosanitario non c'è alcun rischio di chiusura o ridimensionamento consultori che invece saranno potenziati".
“Ritengo profondamente sbagliato creare infondate preoccupazioni a famiglie e fragilità che certamente non hanno bisogno di allarmismi, tanto gravi quanto inutili in quanto basati sul nulla. In Consiglio regionale ha ribadito con chiarezza che non vi è alcun rischio di chiusura o ridimensionamento dei consultori che, anzi, verranno potenziati in quanto costituiscono fondamentali presìdi territoriali. Per evitare strumentalizzazioni su un tema così delicato ho proposto l’audizione in commissione dei professionisti della materia. Ritengo tuttavia vergognoso che il consigliere Pastorino liquidi il parere della Sezione ligure della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che ho citato nella mia risposta in aula, come ‘pareri di esperti tutti da dimostrare’”.
 
Così la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità e Politiche sociali Sonia Viale replica alla polemica sollevata dal consigliere di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria Gianni Pastorino in merito al futuro dei consultori.
 
La vicepresidente Viale sottolinea che “nel Piano Socio Sanitario approvato a dicembre, ai Consultori viene riconosciuto un ruolo strategico nell’assistenza sociosanitaria: queste strutture si riappropriano finalmente della loro mission, in relazione in particolare alla salute materno infantile, alla famiglia, alle adozioni, all’accompagnamento alla genitorialità”.
 
Per quanto riguarda, in particolare, il passaggio da struttura complessa a struttura semplice, l’assessore Viale precisa che “si tratta di una modifica organizzativa interna che riguarda esclusivamente la Asl3 Genovese e non incide in alcun modo sull’erogazione dei servizi. Anzi, l’attuazione del Piano Socio Sanitario comporterà una migliore programmazione dei servizi attualmente garantiti. Il dubbio che la trasformazione da struttura complessa a struttura semplice possa incidere sull’erogazione dei servizi è quindi del tutto infondato. In particolare, il servizio di neuropsichiatria infantile, oggi costituito solo da professionisti variamente distribuiti nei Distretti senza alcun coordinamento specifico, grazie a questa modifica organizzativa diventa una vera struttura come non era mai stata finora, con tutte le prerogative per governare il percorso dei piccoli pazienti, che necessitano di riabilitazione secondo protocolli di accesso omogeneo ed un’equa lista d’attesa. Ciò non comporterà alcuna modifica rispetto agli ambienti dedicati e protetti in cui vengono erogati i servizi: i pazienti seguiti dalla neuropsichiatria continueranno a frequentare gli stessi ambulatori dove si recano oggi e continueranno ad essere seguiti dalle stesse equipe multidisciplinari”.
 
L’assessore Viale conclude: “Al di là delle polemiche, rimane un dato di fatto: dopo anni di mancato coordinamento nell’ambito dei servizi consultoriali, erogati in modo non omogeneo sul territorio e affidati esclusivamente alla buona volontà e alle capacità dei professionisti del settore, la Liguria si mette al passo di altre Regioni tra cui Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, che hanno adottato analogo modello organizzativo da oltre 20 anni”.
21 marzo 2018
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