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QS Edizioni - martedì 23 aprile 2024

Regioni e Asl - Marche

I sindacati medici si dividono: Anaao contro tutti

immagine 15 gennaio - Si apre un nuovo fronte nella controversia che vede i sindacati medici contro l’Asur (al centro delle polemiche i Fondi di posizione e la determina che taglia i primariati). L’Anaao, infatti, si stacca dal resto dei sindacati e accusa l’Intersindacale di essere “inefficace”, al punto da far sospettare un “collateralismo che, se accertato, sarebbe deprecabile”. Ma Cisl Medici e Cimo rigettano l'accusa: “Le soluzioni si trovano con l'approfondimento e il dialogo”.
Si infiamma la polemica nelle Marche tra Asur e sindacati medici. Al centro della discussione i fondi di posizione e determina 742 del 31 decimare scorso di riorganizzazione della sanità regionale che taglia “brutalmente” il numero di strutture complesse e semplici. Ma se le preoccupazioni dei sindacati sono condivise, il fronte appare spaccato, con l’Anaao Assomed che si distacca dall’Intersindacale (Fvm, Cimo, Fassid, Fesmed, Cisl, Cgil, Uil, Anpo) e l’accusa di “inefficacia” nei confronti della Asur al punto da far sospettare, afferma l'Anaao, “un collateralismo che, se accertato, sarebbe deprecabile”. Accuse rigettate da Cimo e Cisl Medici Marche, che ritengono necessario il dialogo con l’Azienda e un approfondimento delle varie tematiche, ritenendo invece non utile alla categoria “la fuga in avanti dell’Anaao”.

“Non sottovalutiamo la gravità della situazione - spiega al nostro giornale Luciano Moretti della Cimo Marche - ma i Fondi di posizione e la determina 472 sono questioni diverse e separatamente vanno affrontate. Fondere le due discussioni non può che creare confusione e allontanare la risoluzione”, sostiene il segretario regionale della Cimo, spiegando che l’Intersindacale, oltre che a proseguire la battaglia sui Fondi, ha già sollecitato un vertice con l’Asur anche sulla determina.

Una linea confermata da Gabriele Brandoni, della Cisl Medici Marche, che illustra la propria posizione usando una metafora medica: “Quando vado a visitare un paziente, prima di dare la terapia devo cercare di fare una ipotesi diagnostica. Vado quindi a verificare quale ipotesi sia suffragata da prove e da esami ematochimici. Solo all'esito di questo processo prescrivo una terapia. È così che l’Intersindacale si muove, sia nel dialogo interno che nel confronto con le istituzioni”.
 
Per Brandoni “l’Anaao sta facendo una fuga in avanti che non serve a nessuno e indebolisce la categoria”. Mentre “è proprio nell’interesse della categoria” che “i sindacati dell’Intersindacale stanno cercando, e hanno sempre cercato, pur con le diversità di ognuno, di analizzare le situazioni per arrivare a una visione completa, chiara e il più possibile condivisa. Facciamo gli interessi dei medici, non della Cimo o della Cisl e della Cgil”.

L'Anaao, da parte sua, sceglie un linguaggio più forte. “Non intendiamo abbassare il livello della rivendicazione sindacale e venerdì 17 gennaio nel corso del consiglio regionale in programma dalle ore 18 faremo l punto sulla situazione e deciderà sulle azioni da intraprendere a partire dall’indizione dello stato di agitazione”, spiega una nota del sindacato. “Anaao Assomed Marche - afferma nella nota il segretario regionale Oriano Mercante –, rappresentando circa un terzo dei medici e dirigenti sanitari marchigiani, sente la responsabilità di condurre la propria azione personalmente e in maniera molto più incisiva di quanto non faccia la rappresentanza intersindacale la cui inefficacia, al di là delle buone intenzioni, ci preoccupa. Temiamo infatti che sia viziata da un collateralismo che, se accertato, sarebbe deprecabile”.

La posizione di Anaao Assomed Marche è chiara: “Chiediamo l’immediato ritiro della determina 742 considerandola un nuovo attacco alla sanità pubblica marchigiana certi che penalizzi i medici ospedalieri demotivandoli e riducendone le prospettive di carriera. Richiediamo inoltre l’immediato pagamento di tutti gli emolumenti arretrati”. Il Consiglio Regionale dell’Anaao, dunque, discuterà la proposta dei segretari aziendali di indire lo stato di agitazione delle categorie con tutte le iniziative sindacali conseguenti. “Andremo fino in fondo”, assicura Mercante.

Dall’altra parte, invece, l’Intersindacale Asur. Che “per correttezza informativa nei confronti dei cittadini, dell 'ASUR e dell’Assessorato alla sanità” precisa anzitutto di avere disertato la convocazione in Asur di lunedì scoso, che aveva all'ordine del giorno la Firma dei contratti integrativi CCIA 2018 e 2019 , perché “non aveva ricevuto i dati ripetutamente richiesti”. Su tale problematica si è anche svolta un’affollata assemblea (vedi il verbale).

Quanto alla Determina N° 742 del 31.12.2019, riguardante la riorganizzazione della articolazione aziendale dell'Asur, che prevede la soppressione di numerosi incarichi fra strutture complesse e semplici, “l’Intersindacale medica, che rappresenta i 1230 dirigenti dell' ASUR (74 %), ha chiesto alla Dr.ssa N. Storti Direttore Generale ASUR di essere convocata con sollecitudine”, contestando la determina “sia nel merito che nel metodo”.

“Si contesta nel metodo - spiega l’Intersindacale nella nota - perché l’ ASUR ha trasmesso alle OO.SS il testo del Piano di riorganizzazione aziendale dell' ASUR il 23.12.2019, senza un preventivo confronto né con le OO.SS., né con la Conferenza dei Sindaci, né con le delegazioni trattanti di area vasta , necessario per analizzare il testo del documento, senza dare alcuna informativa. Il 31.12.2019 l' ASUR ha pubblicato la determina di riorganizzazione aziendale, senza rispettare le normali regole delle relazioni sindacali in vigore”.
 
Si contesta poi il merito “poiché taglia brutalmente numerosi incarichi fra strutture complesse e semplici, artatamente tenuti scoperti e non assegnati in violazione della Legge e dei CCNL , con criteri non omogenei e difformi tra le 5 Aree Vaste per figli e figliastri , senza prevedere e potenziare le strutture territoriali e le cure intermedie per la cronicità , con la conseguenza che si verrà a determinare un pesante disservizio per i cittadini e serie difficoltà per i Medici e Veterinari nello svolgere il loro impegno professionale”.
 
La Intersindacale ASUR ritiene che “la Det. n. 742, poiché ha una valenza molto ampia e vasta, riguardando gli effetti sulla salute di tutti i cittadini e sui lavoratori, aveva bisogno di un confronto preventivo corretto e scientifico fra le parti , che avrebbe potuto dare risposte quali-quantitative più efficaci per i cittadini e attuare condizioni lavorative più adeguate per i dirigenti sanitari , sia pure nel rispetto delle norme nazionali”.

Per questo anche l’Intersindacale ASUR dei veterinari e medici annuncia “lo stato di agitazione e di mobilitazione dei lavoratori con assemblee e incontri con la cittadinanza in tutte le aree vaste”.
15 gennaio 2020
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