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QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Regioni e Asl - Piemonte

L'Asl To 4 acquista una nuova apparecchiatura laser per la Chirurgia dell'Ivrea-Cuorgnè 

immagine 21 luglio - L’acquisto perfezionato dall’Asl Torino 4. Il nuovo laser utilizza potenze di emissione più basse, ma molto più efficaci perché agisce sulla completa circonferenza del vaso venoso varicoso da trattare. Questa tecnica permette di operare le varici senza incisioni cutanee, senza “sfilare” le vene malate, ma occludendole con un doppio raggio laser.
L’ASL TO4 ha acquisito una nuova apparecchiatura laser, in dotazione alla Chirurgia di Ivrea-Cuorgnè. “Il nuovo laser – si legge in una nota dell’Asl - utilizza potenze di emissione più basse, ma molto più efficaci perché agisce sulla completa circonferenza del vaso venoso varicoso da trattare. Questa tecnica permette di operare le varici senza incisioni cutanee, senza “sfilare” le vene malate, ma occludendole con un doppio raggio laser emesso tramite una sonda inserita nel loro interno. In questo modo si riduce l’invasività dell’intervento, che può essere eseguito in anestesia locale, con una durata media di circa 30 minuti e con eccellenti risultati funzionali ed estetici Il decorso post-operatorio è più leggero e la persona operata può rapidamente riprendere la sua usuale vita di relazione”.

“Le formule alternative alla degenza ordinaria, day surgery e ambulatory surgery, insieme all’innalzamento del livello tecnologico delle procedure eseguite e al diffondersi delle tecniche operatorie mininvasive stanno cambiando gli ospedali. Si riducono le degenze e si accorciano i tempi per la ripresa delle normali attività da parte delle persone operate”, spiega il Direttore Generale dell’ASL TO4, dottor Lorenzo Ardissone, e aggiunge: “Da parte nostra perseguiamo costantemente questi obiettivi e stiamo investendo nella tecnologia per la diagnostica e per le procedure chirurgiche”.

“La tecnologia laser per il trattamento delle varici degli arti inferiori – ricorda l’Asl - è praticata dalla Chirurgia di Ivrea-Cuorgnè già da diverso tempo, ma ora con il nuovo laser a 1470 nm per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica".

Inoltre “l’acquisizione della nuova apparecchiatura laser ha consentito di estenderne l’uso anche alla chirurgia mininvasiva delle fistole perianali. Questa procedura consente, infatti, di trattare efficacemente le fistole senza danneggiare la muscolatura sfinterica. Tecnicamente si collega al laser una specifica fibra ottica flessibile in grado di diffondere radialmente a 360 gradi la sua l’energia. Si introduce la fibra nel tragitto fistoloso e, poi, la si ritira lentamente, percorrendo tutto il canale. L’energia laser emessa radialmente viene assorbita selettivamente dalle molecole di acqua presenti nei tessuti della fistola, promuovendo la denaturazione del tessuto e la sua successiva chiusura. La limitata penetrazione dell’energia ai tessuti circostanti fa sì che non siano danneggiati i muscoli sfinterici (muscoli della continenza). La controllata e progressiva denaturazione dei tessuti del tragitto e il collabimento delle pareti della fistola promuovono il rapido processo di guarigione, senza lasciare cicatrici da rimarginare e con netta riduzione della sintomatologia dolorosa rispetto al trattamento tradizionale”.
21 luglio 2018
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