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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Piemonte

Nursind scrive a Grillo: “Intervenga per garantire assunzioni di personale”

immagine 27 luglio - Al sindacato non è bastata la risposta di Saitta. Ieri ha preso carta e penna per esprimere al ministro la propria “preoccupazione” in merito alle “numerose criticità” che investono il Ssr piemontese, “anche dopo l'uscita dal piano di rientro”. E ribadendo che la Regione “ha risparmiato circa 21 milioni di euro tra il 2016 e 2017” in spesa per il personale, chiede che quella cifra sia investita in assunzioni per “poter garantire un’assistenza dignitosa ai cittadini”. LA LETTERA
Al Nursind Piemonte non sono bastate le rassicurazioni dell’assessore alla Salute, Antonio Saitta, in merito alle assunzioni avvenute nella sanità regionale dopo l’uscita dal piano di rientro, i cui esiti, secondo Saitta, si vedranno pienamente alla fine del 2018. Il sindacato ha infatti preso carta e penna e scritto al ministro della Salute, Giulia Grillo, per denunciare le proprie preoccupazione in merito alla carenza di personale e alle “numerose criticità che investono il Ssr piemontese, anche – insiste il Nursind - dopo l'uscita dal piano di rientro”.

Nella lettera al ministro il Nursind segnala “le gravissime condizioni di lavoro nella quali sono obbligati ad agire i professionisti sanitari piemontesi” e che, “nonostante il massimo impegno impiegato nel proprio lavoro avrebbe portato” dal personale, avrebbe portato, secondo quanto emerso da due questionari che il sindacato ha somministrato al personale infermieristico piemontese, ad “una diminuzione della qualità dell'assistenza erogata e a un pericoloso non rispetto delle raccomandazioni ministeriali (es.terapia)”.

“Nei giorni scorsi – prosegue la missiva - abbiamo appreso che l'Assessore Saitta, avrebbe chiesto al Governo di eliminare il famoso vincolo del -1,4% sulla spesa del personale, salvo poi scoprire che la Regione Piemonte ha risparmiato circa 21 milioni euro tra il 2016 e 2017.Infatti, dai dati richiesti dalla scrivente, è emerso che le aziende torinesi, non solo non hanno utilizzato totalmente il tetto di spesa assegnato per il personale, ma addirittura nel 2017 la stessa Regione Piemonte lo ha ridotto ulteriormente”. Intanto “giungono quotidianamente segnalazioni da parte dei professionisti infermieri, che sono spesso costretti ad erogare assistenza in contemporanea anche a 20 cittadini”. E spiega: “In Piemonte, mancano circa 1500 infermieri per poter garantire solo il rispetto della Legge 161/14 in materia di orario di lavoro e 3500 per poter riorganizzare l'intero Sistema Regionale”.

Il Nursind chiede quindi l’intervento di Grillo affinché “le condizioni di lavoro dei professionisti infermieri piemontesi possano migliorare” e “i 21 milioni di euro non utilizzati nel 2016 e 2017 investiti in assunzioni di personale al fine di poter garantire un'assistenza dignitosa ai cittadini piemontesi”.
27 luglio 2018
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