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QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Regioni e Asl - Provincia Autonoma di Bolzano

Covid. Pa Bolzano in giallo da lunedì. Ma sono molte regioni a rischiare restrizioni a Natale

di L.F.
immagine 30 novembre - La Provincia autonoma ha ormai superato le soglie di occupazioni dei letti ospedalieri e dal 6 dicembre raggiungerà il Friuli Venezia Giulia in zona gialla. Ma la tendenza di crescita rischia di far passare in giallo il Natale a molti italiani.
La Provincia autonomia di Bolzano da lunedì 6 dicembre sarà zona gialla e raggiungerà così il Friuli Venezia Giulia. Lo ha comunicato l'assessore alla sanità della Provincia autonoma Thomas Widmann, evidenziando che ormai tutti i parametri indicano in questa direzione. E in effetti secondo i dati Agenas la regione ha superato le soglie che fanno scattare la zona gialla (più del 10% di letti di terapia intensiva e più del 15% di letti ordinari occupati da pazienti Covid.
 
Widmann ha ricordato che Bolzano nei giorni scorsi aveva già anticipato le misure da zona gialla, come l'obbligo di mascherina all'aperto e di Ffp2 sui mezzi pubblici, e che per questo motivo "per gli altoatesini cambierà poco". Lo stesso giorno entrerà in vigore il Super Green pass. Widmann ha fatto presente che negli ultimi giorni si è iniziato a registrare un forte afflusso agli hub, soprattutto per i booster e che metà dicembre ci sarà un'offensiva vaccinale.
 
Ma la tendenza alla zona gialla non riguarda solo Bolzano e il Friuli, che ha il 14% delle TI e il 23% dei letti ordinari occupati da pazienti Covid e tra l’altro se continuerà a peggiorare i suoi dati rischia anche la zona arancione (che scatta con il 20% di Ti e il 30% di reparti ordinari occupati). I numeri in crescita fanno presagire che in pieno Natale vi possano anche essere altre a passare in giallo.
 
A rischiare è il Lazio che ha il 10% delle intensive e l’11% dei letti ordinari occupati, la Liguria (10% Ti e 8% ordinari), le Marche (10% Ti e 9% ordinari), la Valle d’Aosta (3% ti e 20% ordinari), la Calabria (9% Ti e 13% ordinari) e l’Umbria (11% ti e 8% ordinari). Da monitorare poi il Veneto (9% Ti e 8% ordinari), Pa Trento (8% Ti e 9% ordinari), Emilia Romagna (8% Ti e 8% ordinari) e Lombardia (6% ti e 12% ordinari).
 
 
L.F.
 
 
30 novembre 2021
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