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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Regioni e Asl - Provincia Autonoma di Bolzano

Covid. Alto Adige, misure più severe contro la variante sudafricana

immagine 18 febbraio - A 5 giorni, il presidente Kompatscher firma una nuova ordinanza per inasprire le misure, soprattutto nei quattro Comuni dove sono stati rilevati casi di variante africana: Merano, Rifiano, Moso in Passiria e San Pancrazio. Da lunedì test in entrata e in uscita da questi territori comunali e didattica fino al 7 marzo nelle scuole di ogni ordine e grado. Chiusi anche parrucchieri e saloni di bellezza. Kompatscher: “Bisogna stringere i denti e seguire le regole”. L’ORDINANZA
“A causa dell'elevato numero di contagi e specialmente dopo la comparsa della variante sudafricana del coronavirus anche in quattro Comuni dell'Alto Adige”, il presidente della Pa di Bolzano, Arno Kompatscher, ha firmato una nuova ordinanza (N. 8/2021) contenente regole più severe entreranno in vigore su tutto il territorio provinciale e norme più rigorose saranno applicate nei quattro Comuni dove si sono registrati casi di variante: Merano, Rifiano, San Pancrazio e Moso in Passiria.

L’ordinanza prevede, al rientro dalle vacanze di Carnevale il 22 febbraio, che in tutto l’Alto Adige tutte le scuole di ordine e grado torneranno alla modalità della didattica a distanza fino al 28 febbraio. Per i bambini che frequentano i servizi per la prima infanzia, le scuole dell’infanzia, le scuole primarie i cui genitori o tutori operino nell’ambito dei servizi essenziali verrà istituito un servizio di base di assistenza all’infanzia.

Da lunedì 22 febbraio gli allenamenti per gli appartenenti alle associazioni sportive sono ridotti al minimo. Sono autorizzati gli allegamenti per gli atleti di livello professionistico, atleti di squadre nazionali o che siano classificati per campionati nazionali o internazionali nella massima serie dell’ambito dilettantistico.

Una modifica alla lista ATECO per le attività di commercio al dettaglio consentite sarà in vigore già da oggi, giovedì 18 febbraio, consentendo l'apertura di negozi di computer, apparecchiature elettroniche e tecniche per la comunicazione o materiale elettronico per l'intrattenimento. Un'ulteriore modifica consente anche nuovamente il commercio itinerante (mercati) di alimentari.

Attualmente la variante sudafricana del coronavirus, come accennato, è stata riscontrata nei Comuni di Merano, Rifiano, Moso in Passiria e San Pancrazio. In questi Comuni valgono norme di prevenzione aggiuntive. La cittadinanza è fortemente invitata a evitare tutte le possibili situazioni di rischio che potrebbero portare a una ulteriore diffusione del contagio.

Così come nel resto della provincia, anche in questi quattro Comuni vige il divieto generalizzato di movimento in entrata e in uscita da questi territori comunali. Anche qui valgono le consuete eccezioni per particolari esigenze lavorative, di salute o altre situazioni urgenti e di necessità. In caso di spostamenti per i suddetti motivi è tuttavia necessario essere in possesso di un test antigenico o PCR negativo risalente al massimo a 72 ore prima. Questo requisito è richiesto obbligatoriamente a partire da lunedì 22 febbraio per ogni spostamento in entrata o in uscita dal Comune interessato. Per le persone che devono attraversare i Comuni interessati per i motivi autorizzati (lavoro, salute, necessità urgente) è prevista un'eccezione che le solleva dall'obbligo di esibire l’esito di un test negativo.

Nei quattro Comuni interessati dalla variante sudafricana la didattica a distanza è prevista per un periodo più lungo, ossia dal 18 febbraio al 7 marzo nelle scuole di ogni ordine e grado.

Per il periodo dal 18 febbraio al 7 marzo nei quattro Comuni interessati anche i servizi alla persona sono sospesi tranne le lavanderie e le pompe funebri. "Ciò significa che restano chiusi anche parrucchiere ed estetiste”, precisa la PA.

Ulteriori limitazioni nei quattro Comuni interessati sono previste per le attività produttive e i cantieri. Solo le attività considerate essenziali possono proseguire. Tutte queste attività devono comunque essere condotte nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

“Le nuove varianti del Coronavirus sono una grande sfida per tutta l’Europa. Anche noi in Alto Adige abbiamo dovuto adottare nuove misure più restrittive”, afferma in una nota Kompatscher in un nuovo appello rivolto agli altoatesini.

“L’obiettivo – spiega il presidente della PA - rimane sempre lo stesso: ridurre al minimo i contatti sociali, ridurre al minimo gli spostamenti, sia nel proprio Comune sia nel territorio provinciale”. Il presidente si rivolge ai cittadini chiedendo uno sforzo ad “osservare attentamente queste regole in uno spirito di solidarietà ed anche con l’obiettivo condiviso di  ridurre il tempo di applicazione di queste misure restrittive”. Secondo Kompatscher, infine, “la campagna vaccinale ci darà un grande aiuto e ci porterà a superare questa crisi in modo definitivo”, ma “adesso bisogna stringere i denti e soprattutto continuare a seguire le regole in questa logica, di ridurre i contatti”. 
18 febbraio 2021
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