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QS Edizioni - venerdì 26 aprile 2024

Scienza e Farmaci - Provincia Autonoma di Trento

Innovazione e sostenibilità economica in sanità con un nuovo modello di governance

di Walter Ricciardi e Marco Marchetti
immagine 1 maggio - E' quello che prevede l'accordo siglato tra l’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari della Provincia di Trento e il Centro Nazionale per l’Health Tecnology Assessment dell’Istituto Superiore di Sanità. La realtà dell’Apss del trentino permetterà di agire su 4 livelli contemporaneamente: la valutazione dei fabbisogni clinici, l’elaborazione delle risposte a questi bisogni, la loro inclusione nelle Linee Guida e nei percorsi di cura e di assistenza, la misurazione degli effetti sul sistema sanitario
Innovazione e accesso alle cure. È questo il tema del convegno Sostenibilità 2.0 per il Servizio Sanitario Nazionale, che si terrà a Trento il 2 Maggio presso il Centro Congressi Interbrennero, in cui verrà illustrato un accordo di collaborazione scientifica tra l’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari della Provincia di Trento (APSS) e il Centro Nazionale per l’Health Tecnology Assessment (HTA) dell’Istituto Superiore di Sanità per l’elaborazione di un modello di governance in grado di coniugare i migliori livelli tecnologico-qualitativi alla sostenibilità economica.

Si tratta di un accordo siglato con un’azienda sanitaria che è innanzitutto un laboratorio sperimentale ideale, grazie alla sua peculiarità, unica nel Paese, di rappresentare una realtà sanitaria in cui è possibile controllare l’intero percorso di cura dal principio alla fine consentendo così di sperimentarne la dinamica in tutta la sua complessità. Ciò che faremo, per ventidue mesi, grazie a questa collaborazione è, infatti, applicare in maniera sinergica strumenti di valutazione dei processi sanitari che, attualmente, vengono impiegati separatamente e che, pur fornendoci indicazioni utili, ci restituiscono comunque una visione parcellizzata del fenomeno dei costi e dell’impatto delle cure sull’intero sistema.

La realtà dell’APSS del trentino ci permette invece di agire su quattro livelli contemporaneamente: la valutazione dei fabbisogni clinici, l’elaborazione delle risposte a questi bisogni, la loro inclusione nelle Linee Guida e nei percorsi di cura e di assistenza, la misurazione degli effetti sul sistema sanitario. Queste variabili, finora studiate separatamente, saranno, grazie alla metodologia che abbiamo messo a punto, esaminate l’una in relazione all’altra in modo da avere degli indicatori globali di performance e di poterli applicare in un modello che possa essere esportato in altre Regioni dove non è possibile studiarle direttamente e contemporaneamente.

I primi ambiti clinici ad essere sottoposti a queste analisi sono il percorso nascita e il Fast Track ortopedico, due ambiti in cui Trento ha studiato e sta sperimentando un nuovo modello di gestione del percorso di cura che stiamo valutando proprio attraverso questa metodologia.
 
Ma proprio grazie all’eccezionalità di questo laboratorio che offre condizioni di studio straordinarie, a Trento è stata estesa anche l’indagine, affidata dalla Legge di Stabilità 2018 al Comitato LEA, per la valutazione di alcuni farmaci che l’AIFA ha definito “innovativi”, come alcuni farmaci immunomodulatori contro il Melanoma e il tumore del polmone o quelli per contrastare l’Epatite C, per i quali in questi 22 mesi si cercherà di capire l’impatto che l’erogazione di queste terapie hanno nel sistema sanitario sui costi dovuti, per esempio, a ricadute, trapianti, ospedalizzazioni.
 
Una metodologia che si candida certamente a produrre modelli sanitari esportabili in tutto il Paese, come dimostra l’adesione alla richiesta del Ministero di collaborare, nell’ambito del progetto sull’impatto dei farmaci innovativi, all’estensione di indagini pilota in regioni come: Lazio, Toscana, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, nel segno di un’ottimizzazione dei percorsi sanitari a cui nessuno ormai si può sottrarre.

È un compito, quello di valutare l’innovazione, che riguarda tutti, le Regioni più ricche e più dotate, che per mantenere lo standard avranno bisogno di strumenti di valutazione dei costi e dell’efficacia sempre più sofisticati. Una strada obbligata, ormai, per garantire l’equità nell’accesso alle cure.
 
Walter Ricciardi 
Presidente Istituto Superiore di Sanità
 
Marco Marchetti 
Direttore del Centro Nazionale per l’Health Technology Assessment, Istituto Superiore di Sanità
1 maggio 2018
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