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QS Edizioni - martedì 23 aprile 2024

Regioni e Asl - Provincia Autonoma di Trento

Alla Centrale Unica dell’Emergenza 218mila chiamate in un anno

immagine 14 giugno - Il punto alla presenza del presidente Ugo Rossi che ha voluto ringraziare il personale per il lavoro svolto. Quanto ai dati sulle richieste di aiuto, oltre 131.000 chiamate sono state inoltrate alle centrali di secondo livello, mentre oltre 86.000 si sono rivelate non essere emergenze o essere relative a situazioni già segnalate.
“Come cittadini vi diciamo grazie per la professionalità che mettete nel vostro lavoro, che è così prezioso per la nostra comunità e che non va messo in discussione ma va solo apprezzato e lasciato fuori dalle polemiche politiche”. Rivolgendosi al personale della Centrale Unica di Emergenza il presidente della Pa di Trento, Ugo Rossi, ha voluto sottolineare così la gratitudine dei trentini per un servizio di qualità che viene erogato grazie all'impegno dei professionisti che lo assicurano ogni giorno.

E’ trascorso poco più di un anno - era il 6 giugno del 2017 - da quando la Centrale Unica di Emergenza di Trento ha iniziato a operare, rispondendo, appunto, a tutte le chiamate di emergenza; e sono numeri importanti quelli che ne riassumono l’attività. La si può contattare anche attraverso una App.

Per fare il punto sull'attività di questo importante presidio per la sicurezza dei cittadini, ieri il presidente Ugo Rossi, l'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni e l'assessore alla protezione civile Tiziano Mellarini si sono recati nella sede della Centrale, in via Pedrotti 18, a Trento.

“Dietro ad ogni servizio o intervento che diamo per scontato quando ne abbiamo bisogno - ha aggiunto il presidente Rossi - c'è un'organizzazione ben rodata ma soprattutto la capacità professionale e l'umanità degli operatori. Dobbiamo essere grati a queste persone per la qualità di quello che ci offrono e, come ci dicono i numeri, per la quantità di lavoro che svolgono”.

Per l'assessore Zeni è di particolare importanza il fatto che la Centrale Unica operi la selezione delle chiamate, individuando quelle improprie e quindi indirizzando ai soccorritori soltanto quelle che richiedono realmente un intervento. “Il risultato finale - ha detto - è che il servizio è migliorato”.

L'assessore Mellarini ha ricordato il percorso che ha portato all'istituzione del nuovo servizio. “Con gli afflussi di persone generati dal turismo - ha detto - il nostro territorio raggiunge agevolmente e supera i numeri richiesti per l'attivazione di una centrale unica, che generalmente dovrebbe essere attivata con un bacino d'utenza di almeno tre milioni di abitanti”.

In un anno la Centrale ha ricevuto poco meno di 218.000 chiamate, con un picco nelle giornate del 25 giugno e del 6 agosto 2017, quando il maltempo aveva colpito il Trentino. Circa 5 secondi è il tempo medio di risposta da parte degli operatori. 52 secondi è invece il tempo medio che hanno impiegato per identificare il chiamante, localizzare l’evento e definire il tipo di soccorso necessario, per poi procedere all’inoltro della chiamata ad una delle centrali di secondo livello: Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Emergenza Sanitaria o Vigili del Fuoco.

Tra quelle ricevute nel primo anno di lavoro, oltre 131.000 chiamate sono state inoltrate alle centrali di secondo livello, mentre oltre 86.000 si sono rivelate non essere emergenze o essere relative a situazioni già segnalate.
14 giugno 2018
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