toggle menu
QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Regioni e Asl - Puglia

Conte al San Raffale di Ceglie per festeggiare 20 anni di attività: “Un luogo ricco di umanità”

immagine 30 settembre - In occasione della visita del Premier è stato presentato n esoscheletro riabilitativo robotizzato per la deambulazione di persone con deficit motori agli arti inferiori. “Pazienti, medici, infermieri, operatori e personale hanno creato una comunità solidale e coesa. Tutti mi hanno accolto con sincero affetto. Mi sono fermato a chiacchierare con i pazienti, che mi hanno raccontato le loro storie e le sfide che stanno affrontando. È stato per me uno scambio prezioso”, ha commentato il presidente Conte.
"Ho avuto la fortuna di visitare un luogo ricco di umanità: nel Centro di riabilitazione ad alta specialità “Fondazione San Raffaele” a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, pazienti, medici, infermieri, operatori e personale hanno creato una comunità solidale e coesa. Tutti mi hanno accolto con sincero affetto. Mi sono fermato a chiacchierare con i pazienti, che mi hanno raccontato le loro storie e le sfide che stanno affrontando. È stato per me uno scambio prezioso”.
 
Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, commenta su Facebook la visita svolta venerdì scorso al Presidio ospedaliero ad alta specialità di Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi. Una visita che sottolinea anche un anniversario importante a chiusura del 2019: i primi venti anni di attività al servizio del territorio pugliese e non solo, da parte della Fondazione San Raffaele.

 
La presenza del premier è stata anche l’occasione per inaugurare ufficialmente l’esoscheletro riabilitativo robotizzato per la deambulazione di persone con deficit motori agli arti inferiori (paraplegie e tetraplegie complete ed incomplete, emiplegie, sclerosi multipla, ictus). “Un vero gioiello della tecnologia a supporto ed integrazione dei percorsi riabilitativi tradizionali”, spiega la Fondazione in una nota.

Il premier si è intrattenuto con gli operatori e i pazienti. Ha poi visitato il Centro per lo sviluppo dell’età evolutiva “Fondazione Silvana Paolini”, dove era atteso da un gruppo di bambini che gli ha donato un quadro. Il disegno raffigura il logo della Fondazione.

Giuseppe Conte ha quindi assistito alla presentazione del robot, indossato da una paziente di 28 anni, che ha subito una lesione midollare importante a seguito di un incidente d’auto che le impedisce di camminare. L’applicazione dell’esoscheletro le ha permesso di alzarsi e muovere dei passi nella palestra della struttura.


I robot indossabili sono strumenti altamente innovativi in campo riabilitativo finalizzati a favorire la riorganizzazione del controllo motorio dopo lesioni cerebrali o midollari favorendo una intensità di esercizio che coniuga la capacità di pianificare il movimento con l’allenamento cardiovascolare.

“L’esoscheletro utilizzato - spiega la nota della Fondazione - è un dispositivo in acciaio e carbonio che si attiva per mezzo di quattro motori elettromeccanici alimentati da due batterie.  Dei sensori invece captano e riconoscono l’assetto posturale del paziente fornendo informazioni (calcolo e modulazione della forza da impegnare, ampiezza e durata delle attività motorie) che un computer elabora e traduce in tempo reale al fine di assistere il paziente nella stazione eretta, nel bilanciamento e nella deambulazione passiva, attiva o attiva assistita. Il suo utilizzo consente di re-impostare movimenti degli arti inferiori alterati o impossibili da eseguire consentendo una verticalizzazione precoce e sicura così come una ri-attivazione muscolare e articolare per mezzo di esercizi ripetitivi finalizzati alla riprogrammazione del ciclo del passo. Ma non solo. Consente di migliorare significativamente i tempi di ripresa e la capacità di camminare anche di pazienti colpiti da ictus in fase subacuta, non deambulanti. La notizia, recentissima, è emersa da uno studio coordinato proprio dall’IRCCS San Raffaele di Roma, che ha coinvolto diversi centri di riabilitazione italiani, pubblicato lo scorso febbraio dalla prestigiosa rivista scientifica European Journal of Physical and Rehabilitation Medicine”.
30 settembre 2019
© QS Edizioni - Riproduzione riservata