“Molti anni fa, solo quattro in realtà, comprendemmo che tutto il sistema della Rete oncologica pugliese era in uno stato abbastanza compromesso. Quindi, tanto per cominciare abbiamo cercato di riorganizzare i luoghi dove l’Oncologia pugliese poteva esprimersi sia a livello di diagnosi sia a livello di cura”. Lo ha detto il governatore
Michele Emiliano commentando i dati delliindagine ‘La Puglia e la lotta ai tumori: il punto di vista di pazienti e cittadini’ svolta da Ipsos su iniziativa “Donna Salute onlus” e presentata ieri mattina a Bari, in Fiera del Levante.
“Abbiamo cominciato - ha proseguito - ribaltando l’idea che l’Oncologico di Bari dovesse essere diluito nel Policlinico. Abbiamo mantenuto l'autonomia dell’Oncologico, lo abbiamo fatto diventare il centro, l’hub, della Rete oncologica pugliese. A Taranto non c’era l’Oncologico, abbiamo trasformato il Moscati in un Oncologico, dotandolo di 70 milioni di nuovi macchinari e lo stiamo attrezzando di personale. A Lecce stiamo costituendo il nuovo Dea, che aprirà a brevissimo, dove sono installati macchinari avanzatissimi per la diagnosi e la cura, oltre a sale operatorie avanzatissime”.
“La stessa cosa - ha detto ancora - avverrà a Foggia, dove inaugureremo una struttura simile a quella di Lecce. E stiamo ricostruendo l’Oncologia del Policlinico di Bari che, nel frattempo, era fortemente degradata”.
“Questo insieme di azioni - conclude Emiliano – viene percepita dai pazienti in maniera positiva. Ovviamente, i protagonisti veri sono i Medici, gli Operatori Sanitari e gli Infermieri, perché la percezione delle buone cose passa dall’umanizzazione delle cure”.