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QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Regioni e Asl - Puglia

Proteste dei cittadini per chiusura anticipata Cup Ospedale San Paolo. Avviate indagini della Asl

immagine 6 febbraio - “La Asl accerterà rapidamente se le lamentele di quei cittadini siano fondate e, nel caso, adotterà i dovuti provvedimenti previsti”. Dopo le telefonate dei cittadini al Presidente della Regione, per segnalare disservizi, la Asl Bari ha attivato l’Ufficio Provvedimenti Disciplinari per fare luce sulle segnalazioni degli utenti
I cittadini segnalano al Presidente Michele Emiliano un grave disservizio al Cup dell’Ospedale San Paolo e la Asl Bari risponde.

Secondo i cittadini gli operatori del Cup, nonostante la presenza di numerosi utenti, avrebbero chiuso gli sportelli senza apparente motivo. L’Asl Bari, su sollecitazione del Presidente, ha quindi aperto un’inchiesta interna.
 
Raccolte a verbale le proteste e le segnalazioni di alcuni cittadini presenti, la Direzione Generale ha affidato la questione all’Ufficio Provvedimenti Disciplinari perché verifichi i fatti e accerti se ci sono gli estremi per una sanzione, così come contrattualmente previsto.
 
Sul tema è intervenuto il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Non possiamo accettare che i comportamenti inappropriati da parte di qualche operatore allo sportello, di fronte ad una fila di persone in attesa, gettino un’ombra su tutta la Sanità Pubblica e sui tanti dipendenti che quotidianamente fanno il loro lavoro con coscienza e abnegazione. Per questo sono sicuro che la Asl accerterà rapidamente se le lamentele di quei cittadini siano fondate e, nel caso, adotterà i dovuti provvedimenti previsti in questi casi. Abbiamo sempre il dovere di ascoltare i cittadini e, a maggior ragione, dobbiamo farlo ogni qualvolta si verifichi un disservizio. Guardare le cose dal punto di vista delle persone, aiuta chi amministra la cosa pubblica e chi vi lavora a farsi carico della responsabilità di ciò che accade, nel bene e nel male, e quando qualcosa va storto a chiamare in causa le responsabilità di ognuno, perché nessuno può e deve sentirsene sollevato”.
 
6 febbraio 2020
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