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QS Edizioni - giovedì 25 aprile 2024

Ecco i dati della salute dei laziali: migliora speranza di vita, diminuisce ospedalizzazione, aumentano alcuni tumori nelle donne

14 febbraio - Questi i dati più salienti sullo stato di salute degli oltre 5 milioni e 800 mila residenti della Regione già contenuti nel nuovo portale web. 
 
L’11% dei residenti nel Lazio è di nazionalità straniera, il 21% ha un’età maggiore di 65 anni, mentre i minori di 14 anni sono solo il 14% della popolazione.
Come nel resto del paese, dal 2006 al 2017 la natalità nel Lazio è in diminuzione (-20%), con solo 8 nati ogni 1000 residenti nell’ultimo anno.
 
È evidente negli ultimi 10 anni un trend in decremento del tasso di mortalità (-16%) che negli ultimi anni si allinea al dato nazionale.
 
Coerentemente con l’andamento nazionale, la speranza di vita alla nascita migliora negli anni: nel 2017 raggiunge 80.4 anni nei maschi e 84.7 anni nelle femmine.
 
Negli ultimi 10 anni il tasso di ospedalizzazione diminuisce del 28%, con importanti eterogeneità geografiche all’interno della Regione. Un trend in diminuzione si osserva in particolare per infarto e per ictus, patologie per le quali anche la mortalità mostra una forte riduzione (-50%).
 
Per alcune condizioni cliniche si osservano importanti differenze di genere. Dal 2010 al 2017, è in aumento tra le donne l’incidenza di tumore del polmone (+18%) e la mortalità per questa patologia (+11%), mentre un andamento opposto si osserva tra gli uomini (-14% l’incidenza e -18% la mortalità).
 
Tra le donne è in aumento anche l’incidenza di tumore della mammella (+9%), mentre la mortalità si riduce lievemente (-3%).
 
In linea con i dati nazionali, si osserva un incremento del numero di persone con malattie croniche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e della migliore sopravvivenza per molte malattie.
 
Nel Lazio si stimano oltre 370 mila casi di diabete mellito, circa 295 mila casi di Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva.
 
I casi stimati di Alzheimer o altre forme di demenza sono circa 35 mila. Negli ultimi 10 anni è aumentata la mortalità per Alzheimer (+58%) e per Parkinson (+70%).
14 febbraio 2019
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