toggle menu
QS Edizioni - giovedì 18 aprile 2024

Fimmg Bari: “Pronti al confronto, ma l'organizzazione carente mette a rischio il rapporto di fiducia”

15 febbraio - “Fimmg Bari aderirà sicuramente all’invito di CittadinanzAttiva a un confronto costruttivo che punti al coinvolgimento dei medici di famiglia nel piano vaccinale per il Covid-19. Lo interpretiamo come un riconoscimento dell’importante ruolo che il medico di famiglia ha all’interno del sistema pubblico e delle cure territoriali. Quella della medicina di base è una rete di ‘fiducia’ fondamentale in questo momento di emergenza”. Così Nicola Calabrese, Segretario Fimmg Bari, interviene, con una nota, sul tema del coinvolgimento dei medici di medicina generale nel piano vaccinale per gli ultraottantenni, su cui CittadinanzAttiva per voce del segretario regionale Matteo Valentino ha chiesto un incontro con l’Assessore Pier Luigi Lopalco.

“I medici di famiglia, con grande spirito di sacrificio, non si sono mai tirati indietro quando sono stati chiamati a supporto del SSR anche per attività che non rientravano tra i loro compiti, perché responsabilmente si sentono parte del sistema pubblico, come dimostra l’accordo regionale in cui la medicina generale è andata in soccorso del sistema di contact tracing in affanno.” - continua Calabrese - “Non siamo stati consultati in merito alla progettazione di una macchina organizzativa per la campagna vaccinale, che sta mostrando tutti i propri limiti. Abbiamo ultraottantenni su sedia a rotelle in coda fuori dalle farmacie, che devono spostarsi di dieci, venti, trenta chilometri per la somministrazione del vaccino, che chiedono di essere vaccinati a casa e non ricevono risposte, con una priorità in base all’ordine di arrivo e non in base alle reali condizioni del paziente”.

Su quest’ultimo fronte Fimmg nazionale ha messo in piedi insieme a Net Medica e con il coinvolgimento di CittadinanzAttiva e del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche un software basato su un algoritmo in grado di elaborare le banche dati a disposizione dei medici di medicina generale e di definire, grazie all’intelligenza artificiale, quali sono i pazienti da vaccinare prioritariamente perché legati ad una prognosi a rischio nel caso di infezione da Sars-CoV-2. Il sistema è a disposizione gratuitamente sia dei medici di medicina generale, sia delle istituzioni.

“Siamo pronti al confronto, come sempre. Ma a processi avviati e oltre 70mila appuntamenti fissati, un'organizzazione carente che metta in crisi il rapporto di fiducia con i pazienti non facilita il nostro coinvolgimento.” - conclude Calabrese.
15 febbraio 2021
© QS Edizioni - Riproduzione riservata