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QS Edizioni - martedì 19 marzo 2024

Regioni e Asl

Covid. In Calabria linea dura con i turisti positivi: dovranno tornare a casa loro se abitano entro i 400km oppure isolamento in struttura

immagine 23 giugno - Lo prevedono le nuove linea guida regionali. Una volta confermata la positività, il paziente dovrà tornare a casa con mezzi propri se le condizioni di salute lo consentono e se il luogo di domicilio/residenza ha una distanza indicativamente non superiore ai 400 Km. Se necessario, sarà attivato il trasferimento protetto presso una delle strutture individuate dalla Regione Calabria con mezzo proprio oppure attraverso mezzo sanitario del 118. IL DOCUMENTO
Il dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria e il gruppo tecnico regionale per la gestione dell'emergenza Covid hanno predisposto un piano contenente le linee di indirizzo per la gestione dei casi positivi al Coronavirus ospiti di strutture ricettive.

“Con l’avvio della stagione estiva e la ripresa del turismo nella nostra regione – spiega in una nota il coordinatore del gruppo tecnico regionale per l’emergenza Covid, Andrea Bruni - abbiamo messo a punto un piano con lo scopo di fornire alle strutture del Sistema Sanitario Regionale e agli operatori del settore turistico-ricettivo le indicazioni tecnico-procedurali per la gestione omogenea ed appropriata sul territorio regionale dei casi sospetti e dei casi confermati di Covid-19 che sono ospiti di strutture ricettive”.

Il piano comprende le strutture ricettive anche all’aria aperta, alberghiere ed extra alberghiere, i turisti in arrivo o in transito con navi da crociera, o altra tipologia di natanti, oppure in arrivo con aerei provenienti dall’estero, di aviazione commerciale e/o generale. Nelle linee guida sono indicate anche le strutture per l’isolamento dei casi positivi, suddivise per aree territoriali, le procedure per garantire le cure precoci di anticorpi monoclonali e antivirali ai soggetti che lo necessitano e le indicazioni per i soggetti positivi che necessitano di effettuare trattamento dialitico.


“Un ospite che all’interno di una struttura ricettiva della Calabria – è scritto nelle linee guida -, manifesti una sintomatologia suggestiva di Covid-19 (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie, dolori muscolari diffusi e alterazione del gusto e dell’olfatto) deve comunicarlo tempestivamente alla direzione della struttura ricettiva alberghiera o al gestore della struttura ricettiva extra-alberghiera".

La direzione della struttura ricettiva alberghiera o il gestore della struttura ricettiva extra-alberghiera, ricevuta la segnalazione, in caso di emergenza-urgenza attiva direttamente il servizio 118. In tutti gli altri casi verrà attivata l’Usca territorialmente competente che provvederà ad effettuare un tampone nasofaringeo, anche antigenico rapido, qualora il paziente non abbia provveduto ad effettuare la diagnosi autonomamente presso una farmacia o un laboratorio autorizzato”

Nel caso in cui venga rilevato un caso positivo si deve provvedere a: trasferimento presso il domicilio/residenza del caso con mezzi propri del caso se le condizioni di salute lo consentono (soggetto asintomatico) e se il luogo di domicilio/residenza ha una distanza indicativamente non superiore ai 400 Km; trasferimento protetto presso una delle strutture appositamente individuate dalla Regione Calabria con mezzo proprio oppure attraverso mezzo sanitario del 118, nel caso in cui le condizioni cliniche lo richiedano.

Il trasferimento di un caso positivo presso il proprio domicilio all’interno del territorio nazionale è gestito dalla Asp territorialmente competente previa valutazione della fattibilità con la Regione/Asp di residenza.
23 giugno 2022
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