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QS Edizioni - giovedì 25 aprile 2024

Regioni e Asl

Molise. Al via il Progetto “QuotidianaMente”. La realtà virtuale al servizio della disabilità

di Alberta De Lisio
immagine 11 ottobre - Lo scopo del progetto è quello di incentivare forme sempre maggiori di autonomia che portino ad un atteggiamento di apertura di tutta la comunità. E’ una progettualità innovativa che risponde ai bisogni educativi, con iniziative basate sul “fare”, esaminando i bisogni quotidiani della persona con disabilità intellettiva come individuo, convinti che non è così difficile aiutare a rendere migliore la vita di un disabile mentale, basta rendergli il quotidiano più comodo e semplice
La disabilità intellettiva è una condizione di salute irreversibile. Per poter pensare una buon sanità e un buon welfare innanzitutto la parola chiave deve essere coinvolgimento, partecipazione. Si è cercato dunque di leggere la disabilità come risorsa per lo sviluppo di competenze relazionali, sociali, emotive, di supportare le azioni per accorciare le distanze tra disabilità e sapere teorico, valorizzare il singolo, individuare punti di incontro, cercare risposte mirate a bisogni educativi e formativi speciali.
 
La Regione Molise prova a delineare linee d’indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi sanitari, sociosanitari e sociali per le persone minori, adolescenti e adulte affette dai disturbi dello spettro autistico, disturbi del comportamento e disabilità intellettiva e relazionale anche individuando e declinando forme di collaborazione con i soggetti con cui costruire la rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario in sintonia con il Governo, le Regioni i Comuni e le ASL, per la promozione ed il miglioramento delle qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore dei DSA e dei Disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS disturbi del comportamento e disabilità intellettiva e relazionale), come riportato nella Conferenza Stato Regioni e Unificata del 22 novembre 2012 (Rep. Atti n.132 22/11/2012) e altresì con la “Linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti", n.21 dell’anno 2016 elaborata dall’Istituto superiore di sanità.
 
Nasce così il progetto “Quotidianamente”, presentato il 3 ottobre a Campobasso, presso la sede della Presidenza della Regione Molise. Il Progetto, ideato dal Servizio Programmazione Socio Sanitaria della Direzione Generale della Salute della Regione Molise, e premiato a SMAU 2017 come idea progettuale con il Premio Nazionale Innovazione 2017 e poi con il “Premio Nazionale PA sostenibile 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030” come il più significativo nella sua categoria “Diseguaglianze, pari opportunità, resilienza”, ha lo scopo di esaminare i bisogni quotidiani della persona come individuo, convinti che non è così difficile aiutare a rendere migliore la vita di un disabile mentale, basta rendergli il quotidiano più comodo e semplice. Più vivibile.
 
In questo modo non solo si garantisce una maggiore indipendenza della persona con disabilità, ma gli si consente di acquisire sicurezza e anche capacità di lavorare, o aiutarlo a sviluppare una mentalità e una volontà di essere più indipendente oltre a quella di vivere bene durante i momenti nei quali è solo, in modo da renderlo risorsa per tutti.

Per questo si è ritenuto fondamentale avvalersi nel percorso di strumenti per la realtà virtuale, utili a simulare i vari scenari possibili, siano essi casa, una strada, un seggio elettorale. Un esercizio importante se si considera che la persona portatrice di disabilità deve essere avviata ad azioni di autonomia che vanno dal saper avere cura di se, a cucinare, a fare la spesa, o anche a votare da sola (la legge non prevede infatti, a meno di gravi limitazioni fisiche, che l’operazione di voto venga espletata con il supporto di un caregiver).
 
Attraverso la tecnologia della realtà virtuale è possibile simulare il comportamento in due scenari interattivi, uno preparato all’interno delle mura domestiche e l’altro in ambiente aperto. L’utente indossando un apposito visore viene proiettato in uno spazio virtuale nel quale può muoversi ed essere guidato nell’eseguire le azioni nel modo corretto. L’interazione avviene mediante uso di device che consentono di simulare l’uso delle mani e l’esecuzione di azioni che sono state appositamente identificate per il raggiungimento degli obiettivi della sperimentazione.
 
In ambiente domestico, l’utente simula il proprio spostamento da una stanza all’altra, ed in particolare in cucina viene guidato a compiere le azioni corrette per la preparazione del pasto mediante utilizzo degli elettrodomestici. Come ambiente all’aperto sarà realizzata la simulazione di un percorso per andare da casa al posto di lavoro o di studio (scuola o università), che preveda quindi la guida all’attraversamento stradale, il corretto riconoscimento di un semaforo, l’utilizzo di un mezzo di trasporto pubblico (salita e discesa con prenotazione della fermata).
 
Ciò è possibile mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi, grazie alla ETT Solutions, che nascono per un utilizzo in ambito entertainment ma che sempre più si stanno rivelando utili per finalità educative e di supporto alla disabilità. Fra le tecnologie attualmente disponibili, stiamo utilizzando la piattaforma HTC Vive, che consente all’utente di interagire nello spazio virtuale tramite un visore, delle telecamere a infrarossi e dei controller per gestire i movimenti manuali, e Samsung Gear VR, dove il visore viene integrato con uno smartphone. Per il progetto di sperimentazione sono previste quattro postazioni anche mobili.

Lo scopo del progetto è, in conclusione, quello di incentivare forme sempre maggiori di autonomia che portino ad un atteggiamento di apertura di tutta la comunità. E’ una progettualità innovativa che risponde ai bisogni educativi, con iniziative basate sul “fare”, esaminando i bisogni quotidiani della persona con disabilità intellettiva come individuo, convinti che non è così difficile aiutare a rendere migliore la vita di un disabile mentale, basta rendergli il quotidiano più comodo e semplice.
 
Infine, nel percorso verrà inserito anche un progetto di educazione civica: i dati raccolti rivelano che la maggior parte delle persone con disabilità intellettive - pur avendo diritto a esprimere il proprio voto - non si reca alle urne. Di fatto coloro che presentano una disabilità intellettiva non esercitano a pieno questo diritto per carenza di informazione ed educazione al voto, scarsa consapevolezza dei loro familiari, amici e operatori di riferimento. Mancano inoltre interventi per facilitare l’esercizio del diritto di voto da parte delle pubbliche istituzioni.
 
Per questo il progetto QuotidianaMente verrà integrato con un percorso dedicato al voto consapevole, implementato con la creazione della piattaforma online “Quote Bianche”: una piattaforma di e-learning gratuita (collegata a un’app per smartphone e tablet Android) su cui vengono organizzate lezioni virtuali di educazione civica e di diritto pubblico. L’obiettivo, come per le lezioni “in classe”, è quello di tradurre i programmi politici in un linguaggio ad alta comprensibilità, seguendo le regole di Easy Reading condivise a livello internazionale e di avvicinare così i disabili all’esercizio dell’elettorato attivo.
 

 
 
Avv. Alberta De Lisio
Direttore Programmazione Rete dei Soggetti Deboli e dell’Integrazione Socio Sanitaria Regione Molise
11 ottobre 2018
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