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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Sardegna

Ares apripista della riforma sanitaria, a guidarla Annamaria Tomasella

di Elisabetta Caredda
immagine 10 gennaio - Un inizio d’anno segnato da importanti cambiamenti per la sanità dell’Isola. Con Ares, ricostituite anche le 8 Asl e nominati i nuovi Dg. All'ex commissario Ats, Massimo Temussi, affidata la direzione al Centro regionale di programmazione. Nieddu: “Stiamo ricostruendo una sanità segnata da scelte sbagliate del passato e provata da due anni di pandemia. La collaborazione è massima”
E’ una donna che oggi guida l'Azienda regionale della salute (Ares) della Sardegna, che andrà appieno a sostituire l’Azienda per la Tutela della Salute (Ats), per oltre un anno diretta dal Commissario straordinario Massimo Temussi. La scelta è andata sulla manager Annamaria Tomasella, ex sub Commissario della sanità in Molise. Lo ha deliberato la Giunta nella sua ultima seduta coincisa con il penultimo giorno di dicembre del 2021, dando così seguito ed operatività a quanto era stato annunciato dal governatore Christian Solinas già nell’ottobre scorso: “La riforma della Sanità approvata nel 2020 partirà al più tardi il 1° gennaio 2022”. Così dunque è stato.

All’ex Commissario Ares-Ats Massimo Temussi, considerati i buoni risultati ottenuti nella gestione dell’azienda sanitaria durante il suo incarico, la Giunta ha invece affidato la direzione del Centro regionale di programmazione, ruolo al quale sono attribuite, inoltre, le funzioni di Autorità di Gestione del POR FESR.

“La nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie - dichiara a Quotidiano Sanità l’assessore alla Salute Mario Nieddu - conclude il periodo di gestione commissariale necessario per attuare il nuovo assetto previsto dalla riforma, con il progetto di scorporo dell'Ats, la nascita dell'Ares e delle otto aziende socio sanitarie locali, a cui si aggiungono le tre aziende ospedaliere, l'Arnas G. Brotzu e le due Aou di Cagliari e Sassari, e l'azienda regionale per l'emergenza e urgenza, Areus. Il nuovo modello che stiamo attuando riporta la governance sul territorio, riavvicinando di fatto il sistema sanitario ai cittadini, un aspetto fondamentale che era andato perso nel centralismo dell’Ats”.

“Stiamo ricostruendo una sanità segnata dalle scelte sbagliate del passato e provata da due anni di pandemia - prosegue Nieddu -. Ai manager delle aziende abbiamo posto obiettivi precisi, ma soprattutto abbiamo chiesto di fare sistema. Le criticità oggi si possono superare solo se si marcia uniti e la collaborazione è massima. Il recente screening, su tutta la popolazione scolastica, realizzato in poche ore, ha dimostrato che se si lavora uniti si possono raggiungere risultati importanti. La sanità sarda deve andare a una sola velocità e garantire ovunque i servizi e l’assistenza”.

Su quella che è stata la gestione ed attività dell’Ats in quest’ultimo anno di pandemia, l’ex commissario Massimo Temussi, sentito da Quotidiano Sanità esprime soddisfazione e ripercorre alcune fasi dell’esperienza vissuta:  “Il commissariamento di Ats è nato per permettere l'applicazione della Legge 24/2020 di riforma della sanità nonostante il covid abbia obbligato l'attività commissariale ad occuparsi, oltre che della scissione della Ats verso le nuove nove aziende, anche della gestione del covid, quindi delle vaccinazioni e dello screening di massa su tutta la popolazione”.

“Questo – prosegue l’ex commissario - ha consentito alla regione Sardegna di essere l'unica regione in zona bianca europea, la terza in zona verde europea. Ad oggi siamo primi in Italia nelle vaccinazioni dei giovani e tra  le prime regioni  nelle vaccinazioni complessive. Inoltre, durante il covid siamo stati la regione con meno settimane in zona rossa e grazie al piano operativo dei posti letto eseguito in 40 giorni non abbiamo mai avuto il collasso degli ospedali, neanche nei momenti di picco assoluto del covid. Abbiamo rispettato gli obiettivi che il governatore Solinas ha dato al commissario fino al 31.12.2021, ultimo giorno di Ats. È stato un anno intenso e faticoso che non voleva risolvere i problemi strutturali del sistema sanitario ma iniziare una vera riforma molto impattante che sposta finalmente l'attenzione su un corretto bilanciamento ospedale-territorio”.

“Oggi sono davvero fiero di aver collaborato con grandi professionisti che compongono il nostro sistema sanitario – conclude Temussi - e che non hanno abbassato il livello di servizio neanche nelle condizioni più critiche. A loro va il mio ringraziamento. Oggi inizio un nuovo incarico importantissimo che va dal Pnrr alla gestione dei fondi strutturali che costituiscono una leva straordinaria nell'economia della nostra isola. È un incarico prestigioso e di fiducia che il Governatore ancora una volta ha riposto nella mia persona e per questo lo ringrazio, e rappresenta per me uno stimolo in più a fare bene per la nostra isola”.

Non è tutto. Con Ares sono state ricostituite anche le otto Asl con la nomina deliberata, per ciascuna azienda, dei direttori generali. Nella Assl 1 di Sassari è stato riconfermato il commissario straordinario Flavio Sensi, in qualità di direttore generale;  alla direzione dell’Assl 2 della Gallura è stato espresso il dott. Marcello Giuseppe Acciaro, che è stato ex direttore sanitario dell’Azienda sanitaria per l’emergenza e urgenza (Areus) e responsabile dell’Unità di crisi locale per il nord Sardegna. All’Assl 3 di Nuoro è stato nominato il dott. Paolo Cannas, che lascia, da commissario straordinario, la guida dell’Arnas G. Brotzu; mentre all’Assl 4 dell’Ogliastra la direzione va al Dott. Luigi Cugia, direttore dell’unità operativa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Aou di SS.

Ancora, all’Assl 5 di Oristano è direttore generale il dott. Angelo Maria Serusi, ex direttore amministrativo Areus; all’Assl 6 del Medio Campidano va invece il dott. Giorgio Carboni, ex direttore sanitario Ats. Ci sono poi l’Assl 7 del Sulcis dove è stata nominata d.g. la dott.ssa Giuliana Campus, responsabile dell’Unità spinale unipolare dell'ospedale Marino di Cagliari, e in ultimo l’Assl 8 di Cagliari in cui ha preso l’incarico il dott. Marcello Tidore, lasciando il posto di d.g. all’Assessorato regionale alla Sanità.

Relativamente alle Aziende ospedaliere di Cagliari e di Sassari, nella prima la Giunta ha nominato d.g. la dott.ssa Chiara Seazzu, che è stata direttrice amministrativa dell’Aou SS, e nella seconda è stato riconfermato il dott. Antonio Lorenzo Spano, da commissario straordinario a direttore generale. Riconferma anche per la dott.ssa Simonetta Cinzia Bettelini, ora direttrice generale dell’Areus. In ultimo, ma non di importanza, all'Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione "G. Brotzu" (ARNAS) di Cagliari va invece alla direzione la dott.ssa Agnese Foddis, ex d.g. dell’Aou CA.

Tutti i direttori generali delle aziende sanitarie su citate hanno cominciato l’incarico a partire dal 1° gennaio 2022 e rimarranno in carica per cinque anni, con la possibilità di poter essere rinnovati una sola volta. I compensi base, che per tutti si aggirano sopra la soglia di 100.000,00 euro l’anno, sono stati dalla Giunta stabiliti con deliberazione n. 51/31 del 30.12.2021, prevedendo una parte variabile riconosciuta nella misura del 30% in funzione del raggiungimento di obiettivi specifici.

Elisabetta Caredda
10 gennaio 2022
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