toggle menu
QS Edizioni - giovedì 18 aprile 2024

Regioni e Asl - Sardegna

Policlinico Sassarese. Zedda: “Speriamo nell’arrivo di investitori che possano rilanciare il presidio”

immagine 14 giugno - L’assessore al Lavoro ha spiegato che nel frattempo si stanno però già valutando gli ipotetici scenari sui cui potrebbe essere necessario intervenire. A fine di giugno terminerà la copertura degli ammortizzatori sociali attualmente attivi. Fino al 31 dicembre un centinaio di lavoratori saranno impiegati nelle altre strutture regionali per rinforzare gli organici e abbattere le liste d’attesa.
Si è riunito ieri a Cagliari il tavolo sul Policlinico Sassarese. All’incontro hanno preso parte l’assessore Mario Nieddu, l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda, il direttore generale di Aspal Massimo Temussi, e le sigle sindacali in rappresentanza dei lavoratori del presidio sassarese. Al centro del vertice gli aspetti tecnici che consentiranno a circa un centinaio di operatori sanitari di essere inseriti nel progetto di politiche attive del lavoro, già approvato dalla giunta regionale con lo stanziamento di 738mila euro, che punta a salvaguardare l’occupazione e ad abbattere le liste d’attesa  attraverso il reimpiego dei lavoratori nelle strutture sanitarie.

Alla fine di giugno terminerà la copertura degli ammortizzatori sociali attualmente attivi, “Il nostro obiettivo – ha fatto il punto l’assessore Alessandra Zedda – è dare piena operatività al progetto dal primo di luglio. Attraverso Aspal saremo così in grado di sostenere l’occupazione dei dipendenti del Policlinico, sino al 31 dicembre. Nel frattempo speriamo nell’arrivo di investitori che possano rilanciare il presidio, ma stiamo già valutando gli ipotetici scenari che potrebbero presentarsi nei prossimi mesi”.

Per la durata del progetto gli operatori sanitari del Policlinico Sassarese rafforzeranno gli organici delle altre strutture del Nord Sardegna. “Valuteremo le soluzioni migliori – ha detto l’assessore Nieddu –  insieme all’Aou di Sassari e Ats. E’ fondamentale non disperdere importanti professionalità, che, opportunamente impiegate, potranno dare un prezioso contributo nei presidi sanitari del Nord Sardegna, per l’abbattimento delle liste d’attesa”.
14 giugno 2019
© QS Edizioni - Riproduzione riservata