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QS Edizioni - giovedì 18 aprile 2024

Regioni e Asl - Sardegna

Arnas Brotzu. Approvato il Piano di vaccinazione per i dipendenti

di Elisabetta Caredda
immagine 7 gennaio - Cannas: “L’obiettivo è arrivare ad eseguire 4.680 vaccini tra dipendenti diretti ed indiretti dell’azienda, per un totale di 9.360inoculazioni. Nella prima fase la campagna vaccinale è estesa al personale del Brotzu e dei presidi ospedalieri dell’oncologico Businco e del microcitemico Cao. Vogliamo garantire ai dipendenti la vaccinazione entro il mese di febbraio, anticipando anche i tempi previsti dal programma vaccinale nazionale”
Anche in Sardegna, come in tutta Italia, è cominciata la campagna di vaccinazione anti-Covid in concomitanza all’arrivo nell’isola delle dosi del vaccino Pfizer-BioNTech già a partire dal 26 dicembre scorso. E come prevedono i criteri stabiliti a livello nazionale, le vaccinazioni hanno avuto inizio per il personale medico-sanitario e sociosanitario operante nelle strutture sanitarie pubbliche e private del territorio, comprese le Rsa, e per quelle categorie di persone considerate “a rischio”, come gli anziani.

In sinergia dunque al piano logistico ed organizzativo che la Regione sta predisponendo per preparare al meglio il sistema sanitario sardo alla campagna vaccinale, l'Azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione 'G.Brotzu' di Cagliari ha deliberato ieri mattina l’approvazione del Piano Vaccinale anti-Sars-CoV-2/ Covid-19 per fronteggiare l’emergenza sanitaria della pandemia in corso.

Sentito da Quotidiano Sanità, il Commissario straordinario di Arnas 'G.Brotzu', Paolo Cannas, spiega: “Abbiamo proposto nel documento una linea di attività atta a delineare un piano organizzativo ed operativo definito per la campagna vaccinale Anti Covid del personale dell’Azienda sanitaria che dirigo, compreso quello facente parte dei presidi ospedalieri dell’oncologico Businco e del microcitemico Cao ad essa accorpati, al fine di garantire la vaccinazione dei dipendenti entro il mese di febbraio; da oggi iniziamo ad andare a regime con volumi importanti. E’ infatti nostra intenzione tentare il tutto per tutto, anticipando anche i tempi previsti dal programma vaccinale nazionale che estende sino a Marzo questa prima fase di vaccinazione”.

“Ci proponiamo – prosegue il Commissario - di arrivare ad eseguire 4.680 vaccini tra dipendenti diretti ed indiretti dell’azienda, e tenuto conto del richiamo che dovrà essere fatto dopo circa 21 giorni, le inoculazioni che verranno effettuate saranno in totale 9.360. Da tenere presente che per quando riguarda coloro che hanno contratto il virus, questi non necessitano di una vaccinazione nella prima fase della campagna vaccinale, che potrà semmai essere considerata quando si potrà venire a conoscenza dei dati sulla durata della protezione immunitaria”.

“Inoltre – aggiunge sottolineando Cannas -, tra gli altri principali obiettivi che l’Arnas 'G.Brotzu' si propone di raggiungere con questo Piano di vaccinazione ci sono: la gestione in sicurezza delle operazioni di stoccaggio e distribuzione dei vaccini; la predisposizione di un modello organizzativo standard (modulare) per la gestione della vaccinazione nei diversi contesti aziendali e per i diversi target, in base alle indicazioni nazionali e regionali; la garanzia sulla registrazione di tutti i dati relativi alle vaccinazioni eseguite; il monitoraggio nel tempo sulla sicurezza e l’efficacia della campagna vaccinale; l’organizzazione di moduli formativi per gli operatori, in particolare di quelli che non lavorano già nei servizi vaccinali, in attesa dell’avvio delle attività formative a livello nazionale”.

“Per tutti coloro che stanno prendendo parte alla campagna vaccinale – conclude il Commissario – il Piano di vaccinazione illustra anche la nota informativa relativa alla tipologia di vaccino, e dispone del modulo di consenso e della scheda anamnestica da riesaminare insieme ai Professionisti Sanitari addetti alla vaccinazione. L’auspicio per tutti è di riuscire a somministrare il vaccino alle diverse categorie di soggetti che potranno riceverlo, in base alle priorità definite dal Ministero della Salute e dalla Regione Sardegna, in questa prima fase, e nelle prossime che si potranno avere, nel più breve tempo possibile e cominciare così a realizzare i benefici che da esso deriveranno”.
 
Elisabetta Caredda
7 gennaio 2021
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