“Omeoimprese si costituirà parte lesa contro chiunque screditi il comparto con il proprio operato, siano essi professionisti, opinionisti, chi esercita non avendo una laurea e chi confonde pratiche ‘alternative’ con una disciplina che è tutelata da leggi dello Stato”. Lo annuncia
Giovanni Gorga, Presidente di Omeoimprese, in merito alla condanna dei genitori del bambino che nel 2017 morì per un’otite curata solo con farmaci omeopatici. “Anche un farmaco allopatico, se usato in maniera non corretta, può avere effetti collaterali gravi, ma non per questo quando ciò avviene non ci si fida più di alcun medico o si smettono di prendere medicine”.
Gorga evidenzia, infatti, che “l’omeopatia non è una medicina alternativa ma complementare”. Quindi “non possiamo per un errore di un singolo demonizzare un’intera disciplina che lo Stato regolamenta con norme e leggi”.
“La storia del piccolo Federico – prosegue il presidente di Omeoimprese - ha colpito tutti noi, aziende produttrici di farmaci, comunità scientifica, opinione pubblica. Si tratta di un caso gravissimo di malasanità che Omeoimprese condanna, come condanna chi, strumentalmente, usa queste tragedie per screditare un comparto industriale e una branca della medicina che da fastidio ad una parte della comunità scientifica, peraltro minoritaria”.
Perché, evidenzia Gorga, “non ci si prende gioco della salute e nemmeno ci si prende gioco di decine di aziende farmaceutiche che fanno il proprio lavoro con competenza e qualità. Il farmaco omeopatico è un farmaco, ed è sicuro una volta immesso sul mercato. Lo certifica l’Agenzia Italiana del farmaco”.