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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Scienza e Farmaci

Fumare di notte incide su durata e qualità del sonno

di Carolyn Crist
immagine 27 novembre - La nicotina, infatti, è uno stimolante che agisce rapidamente. Un gruppo di ricercatori USA ha analizzato i dati relativi a oltre 1.000 adulti tra i 22 e i 60 anni residenti a Philadelphia tra il 2012 e il 2014. Fumare tra le 23 e le due di notte è risultato correlato a insonnia grave e cattiva qualità del sonno
(Reuters Health) – Secondo un nuovo studio apparso sulla rivista Sleep Health, fumare sigarette di notte compromette la qualità del sonno.
“Anche se molte persone fumano si sera per rilassarsi, bisogna ricordare che la nicotina è uno stimolante. Perciò, chi fuma, specialmente di notte, può soffrire di insonnia o dormire molto poco”, dice Michael Grandner della University of Arizona College of Medicine di Tucson.
Una cattiva qualità del sonno è associa a una serie di problemi di salute e l’insonnia determina costi sanitari elevati, in termini di giorni di lavoro persi.
 
“L’insonnia, a sua volta, determina maggiore stress e spinge a fumare di più”, continua Grandner. “Quindi si ha davvero una tempesta perfetta di cattivo sonno e fumo”.
 
Lo studio
Grandner e colleghi hanno analizzato i dati dello Sleep and Healthy Activity Diet Environment and Socialization study, che ha incluso oltre 1.000 adulti tra i 22 e i 60 anni residenti a Philadelphia tra il 2012 e il 2014.
Il team ha esaminato lo status autosegnalato di fumatori di sigarette e altri prodotti a base di tabacco, le tempistiche del fumo, la gravità dell’insonnia e la durata del sonno.
 
I fumatori avevano 2,5 volte più probabilità di manifestare insonnia da moderata a grave rispetto ai non fumatori (P<0,001). Il fumo si associava a probabilità anche 3,3 volte superiori di una durata del sonno “molto breve” di quattro o meno ore, anch’esso un significativo aumento del rischio e a un maggior rischio di una durata del sonno “breve” di cinque o sei ore.
 
In particolare, fumare di notte si associava significativamente a una maggiore insonnia e a un più breve sonno. Fumare tra le 23 e le 2 è risultato legato a un significativo aumento di 2,4 volte delle probabilità di un’insonnia più grave.
 
Anche fumare a tarda notte, dalle 2 alle 5, si correlava a probabilità 2,5 volte superiori di insonnia grave. In termini di durata del sonno, il fumo tra le 23 e le 2 presentava la più alta probabilità di un sonno breve rispetto a un sonno normale.
Future ricerche potrebbero studiare meglio le tempistiche del fumo e il sonno, scrivono gli autori, e chiarire il complesso rapporto tra le due cose.
 
Fonte: Sleep Health
 
Carolyn Crist
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
27 novembre 2020
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