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QS Edizioni - martedì 19 marzo 2024

Scienza e Farmaci

Vaccino AstraZeneca. Crisanti: “E’ tra i più sicuri al mondo. Il rischio di trombosi è molto superiore tra chi prende un aereo. Alle donne giovani lo consiglierei, senza dubbio”

immagine 7 aprile - Così il direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova a SkyTg24. “Ci preoccupiamo tanto di un caso ogni 2 milioni e mezzo di eventi trombotici, ma prima di questa epidemia in Italia c’erano 200 milioni di persone che prendevano l’aereo, con una probabilità di 100 su un milione di sviluppare serie complicazioni trombotiche, non mi pare che ci siamo stracciati le vesti per questo problema”.
Il vaccino AstraZeneca è “tra i più sicuri al mondo”. A dirlo è Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, intervenuto questa mattina a Sky TG24.
 
“Su 35 milioni di persone immunizzate abbiamo una sessantina di casi di reazioni avverse, di cui forse dieci con decessi. È un vaccino che ha una complicazione grave ogni 2 milioni e mezzo di casi, difficilmente si raggiungono livelli di sicurezza come questo", sottolinea Crisanti. Sempre sul tema dei vaccini, il professore ha sottolineato che "il problema della disponibilità delle dosi si risolverà a breve".
 
Sulla situazione della pandemia in Italia, Crisanti afferma che "l'elevata mortalità che stiamo vedendo è la conseguenza di scelte sbagliate, è l'effetto della priorità data nelle vaccinazioni a categorie non prioritarie". E ancora: "L'iniziativa su chi vaccinare o meno deve essere centrale, non deve essere lasciata alle singole regioni".
 
Crisanti spiega che i casi di trombofilia registrati dopo le vaccinazioni con AstraZeneca “sono infinitesimali” e che comunque “non esiste un vaccino sicuro per tutti al 100%”, anche perché si tratta di una vaccinazione di massa che coinvolge tutta la popolazione, con tantissime differenze che possono esserci da persona a persona. Crisanti conclude dicendo che “alle donne giovani consiglierei AstraZeneca, senza dubbio”.
 
“Ci preoccupiamo tanto – ha aggiunto – di un caso ogni 2 milioni e mezzo di eventi trombotici, ma prima di questa epidemia in Italia c’erano 200 milioni di persone che prendevano l’aereo, con una probabilità di 100 su un milione di sviluppare serie complicazioni trombotiche, non mi pare che ci siamo stracciati le vesti per questo problema. È chiaro che una persona in sovrappeso, che fuma, che ha più di 40 anni e che magari prende anche estrogeni ha un rischio maggiore”.
 
Sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca il professore aggiunge: "Le complicazioni tromboemboliche sono scatenate da un parte dal processo infiammatorio che causa il virus, ma sicuramente anche da alcune proteine e componenti che il virus sintetizza. Non è da escludere che la proteina spike possa essere parte di questo meccanismo. Sarà molto difficile, se questo è il caso, disgiungere l’effetto protettivo del vaccino da una possibilità di rare complicazioni collaterali”.
 
Secondo Crisanti i Paesi che hanno bloccato la somministrazione di AstraZeneca “rispondono alle sensibilità, le percezioni e i sentimenti dei loro elettori. Ad esempio Germania, Paesi Bassi e Usa hanno una percentuale di persone contrarie ai vaccini estremamente elevata, in questi Paesi c’è anche tutta una storia di contenziosi sui vaccini, molto probabilmente non vogliono correre nessun rischio su questo. È una decisione politica, non ancora suffragata da dati scientifici”.
 
Fonte: SkyTg24
7 aprile 2021
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