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QS Edizioni - giovedì 25 aprile 2024

Regioni e Asl - Sicilia

‘Camici grigi’ in piazza a Palermo: “Formazione, serve riforma”

immagine 28 maggio - Domani dalle 10 in piazza gli studenti di Medicina, i Medici neoabilitati, quelli in formazioni Specialistica e i corsisti di Medicina Generale. “Abbiamo vissuto sulla nostra pelle gli effetti dei continui tagli alla Sanità. Non siamo più disposti ad accettare il persistere di una situazione malsana e contradditoria: la carenza di Medici specialisti e, contemporaneamente, il blocco del sistema formativo”
Scenderanno in piazza anche a Palermo, venerdì alle 10, al Politeama, studenti di Medicina, Medici neoabilitati, “camici grigi”, Medici in formazioni specialistica e corsisti di Medicina Generale accomunati da un unico obbiettivo: la riforma della formazione medica.

“Quello che non siamo più disposti ad accettare – dice Marcello Vecchio, laureato alla facoltà di Medicina e Chirurgia a Palermo - è il persistere, ormai da troppi anni, di una situazione malsana e contraddittoria: la carenza di Medici specialisti nelle strutture ospedaliere e, contemporaneamente, il blocco del sistema formativo per i laureati in Medicina”.

“L’emergenza Covid-19 – prosegue - ha scoperchiato un vaso di Pandora che da anni veniva volutamente ignorato della politica. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle gli effetti dei continui tagli alla Sanità pertanto oggi più che mai è necessario prendere atto delle carenze che continuano a persistere, riprogrammare il personale sanitario e salvare il nostro Sistema Sanitario Nazionale”.

“Non mancano Medici, ma Medici specialisti dentro gli ospedali, sono migliaia quelli che restano fuori in attesa di proseguire il proprio percorso di formazione - aggiunge Vecchio -. Questi sono i cosiddetti ‘camici grigi’, Medici neolaureati che sono rimasti esclusi dalle scuole di specializzazione e dal Corso di Medicina Generale per carenza di posti. Negli anni, l’accumulo dei camici grigi ha progressivamente costituito e alimentato il cosiddetto ‘imbuto formativo’”, “4.200 borse in più non risolveranno la situazione, ma lasceranno fuori ancora migliaia di camici grigi e si stima che quest’anno ci saranno circa 25mila partecipanti grazie alla Laurea abilitante, per sole 12mila borse (comprese le 4200 borse che tanto il Governo vanta)”.

“Il rapporto rispetto agli altri anni – spiega ancora il camice grigio - rimarrà invariato o addirittura peggiore. È necessaria una riforma che includa un rapporto 1:1, un ampliamento della rete formativa, una revisione delle condizioni contrattuali dello specializzando e una valorizzazione della Medicina territoriale”.

Conclude Vecchio: “In ballo non c’è solo il nostro futuro, ma quello del Sistema Sanitario Nazionale, considerando che entro il 2025 usciranno 52mila medici, vale a dire il 50% quello di tutta la popolazione Italiana”.
28 maggio 2020
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