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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Studi e Analisi

Difendere il valore scientifico della medicina contro oscurantismo e pseudo-scienza

di Roberto Polillo
immagine 9 luglio - Oggi la comunità scientifica deve prendere posizione e denunciare una deriva e una sorta di dittatura della maggioranza che pretende di imporre come scienza una propria valutazione della realtà che con la scienza non ha nulla a che vedere. Di questo si dovrebbe occupare anche il presidente della Fnomceo senza perdere tempo in faraonici quanto inutili Stati generali di una medicina morente e oggi senza autorità
L’Italia non è solo una terra di eroi, santi, poeti e naviganti. Il bel paese infatti aggiunge alla schiera di illustri personaggi a cui ha dato natale anche quella di scienziati geniali, invisi alle elites che dominano il mondo scientifico.
 
Tali erano o si ritenevano tali il veterinario Liborio Bonifacio, il Prof in pensione Lugi Di Bella e il Dottore in semiotica applicata Davide Mannoni, convinti tutti e tre di essere riusciti ad estrarre da rifiuti organici il primo, da un mix di ormoni e melatonina il secondo e da una accozzaglia di cellule in disfacimento e corpi apoptotici il terzo, il siero miracoloso che avrebbe debellato il cancro e non solo. Novelli Paracelsi convinti di sapere estrarre con le loro arti alchemiche gli Arcana che avrebbero rifondato le basi della terapeutica.

Perché dunque stupirsi se oggi altrettanto illustri personaggi e geni incompresi della scienza discettano sulla inutilità dei vaccini o sulle scie chimiche? La sola differenza, e non certo senza conseguenze, è che oggi tali personaggi, democraticamente eletti sia ben chiaro, affollano gli scranni del parlamento e del governo.
 
Il Presidente dell’ ISS Walter Ricciardi ha avuto il coraggio di dire al Ministro della Sanità Giulia Grillo che quanto da Lei riferito in tema di immunità di gregge era inesatto, il che vuol dire non vero e quindi tecnicamente falso. Ricciardi in poche parole ha smentito il Ministro sui livelli di protezione vaccinale della nostra popolazione ritenuti dal Ministro ottimali e dal presidente del principale Organismo tecnico scientifico del medesimo Ministero insufficienti. Un conflitto tra politici e tecnici fino a pochi anni orsono neanche immaginabile. E a nulla serve ricordare che Giulia Grillo è un dottore. Perché oggi è semplicemente il Ministro della Salute
 

Mi sarei aspettato che a difesa di Walter Ricciardi fossero intervenuti i Presidenti della diverse società scientifiche che hanno competenza su tali materie e ancora di più il Presidente della FnomCeo Filippo Anelli, evidentemente troppo impegnato nella riscrittura dello statuto della medicina del terzo millennio per potersi dedicare a banali temi di attualità che riguardano la salute di milioni di bambini. Non può essere considerato sufficiente infatti quanto da lui appena accennato nella due giorni di lavoro del 6 e 7 luglio in cui ha dedicato due righe annacquate alla necessità che la politica non si lasci sedurre dal fatuo consenso. Qualcosa di più hanno detto i pediatri e medici di famiglia che si sono anche lamentati, per non smentire loro stessi, di non essere stati inseriti nel comitato di “saggi” che affiancano la Ministra, e Claudio Cricelli libero battitore della SIMG.
 
Il tema è dunque quello, sempre presente nel nostro dibattito, tra ciò che viene considerato scienza con i crismi della ufficialità e quello che viene ritenuto scienza da chi non è in grado di dimostrarne la scientificità e ritiene l’ostracismo della comunità scientifica una posizione strumentale da parte di forze oscure i cui interessi economici vengono messi in discussione.
 
Una posizione che potrebbe avere teoricamente un fondo di verità. Questo dimostrarono i medici e gli operai che negli anni ’60 dimostrarono contro i parrucconi della medicina ufficiale che le malattie del lavoro esistevano e che gli operai attraverso la loro soggettività e il gruppo omogeneo degli esposti erano in grado di sospettarle e dimostrarle.
 
In quel caso però la strada prescelta fu quella del metodo scientifico e non quella della opinione personale di un pinco pallino qualsiasi che non conosce neanche la differenza tra un anticorpo di tipo IgG e IgM.
 
Dietro quel metodo euristico c’era Giulio Maccacaro, professore di epidemiologia e biostatistica, che in base a studi di popolazione era in grado di dimostrare la robustezza statistica di quanto avvertito soggettivamente da un campione rappresentativo di lavoratori.
 
Oggi la comunità scientifica deve prendere posizione e denunciare una deriva e una sorta di dittatura della maggioranza che pretende di imporre come scienza una propria valutazione della realtà che con la scienza non ha nulla a che vedere.
 
Di questo si dovrebbe occupare anche il presidente della Fnomceo senza perdere tempo in faraonici quanto inutili Stati generali di una medicina morente e oggi senza autorità.
 
I medici non hanno bisogno di novellati codici deontologici che interessano solo gli estensori e che nessuna ricaduta hanno sulla vita reale vera dei medici ma di una difesa del valore scientifico della medicina.
 
Questa è oggi la vera questione e questo deve essere l’impegno di tutti coloro che non vogliono cedere il passo all’oscurantismo della pseudo scienza o quel che peggio a un nuovo stato etico che vuole imporre regole e morali in campi che non appartengono alla politica.
 
Roberto Polillo
9 luglio 2018
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