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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Studi e Analisi

Welfare aziendale territoriale: il modello Luxottica

di Grazia Labate
immagine 2 luglio - Le recenti novità previste da Luxottica evidenziano come la società stia seguendo sempre di più la strada del welfare aziendale territoriale. Gli investimenti per l’asilo nido e per la costruzione del centro per gli anziani non autosufficienti, sono infatti un esempio di come un’azienda privata, attraverso la collaborazione con i soggetti pubblici locali, riesca a portare un valore aggiunto al territorio non solo in termini economici, ma di qualità della vita non solo dei lavoratori ma dei cittadini
Mentre noi discettiamo, non sempre con cognizione di causa di sanità integrativa o di welfare aziendale,  la realtà italiana del mondo del lavoro affronta concretamente i bisogni dei lavoratori e quelli della comunità.

In Italia, quando parliamo di welfare aziendale la nostra mente va inevitabilmente al caso Luxottica.

L’azienda, è stata tra le prime nel nostro Paese a introdurre strumenti a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per i propri collaboratori.
Proprio per questo ho sempre seguito negli anni l’esperienza di Luxottica riportando in maniera puntuale tutte le misure di welfare realizzate dall’azienda veneta: dalla previdenza complementare alla sanità integrativa, dalle misure di work-life balance e di flessibilità oraria, alle forme di sostegno per i neo genitori, dalle borse di studio ai corsi di formazione per i figli dei dipendenti.

Recentemente, negli ultimi 2 anni, al fine di rafforzare questo suo impegno, Luxottica ha deciso di investire ancora di più nel campo del welfare. In un recente articolo pubblicato da L’Economia, inserto del Corriere della Sera, si legge che l’azienda avrebbe infatti destinato oltre 13 milioni di euro a favore del territorio e delle comunità locali.

In particolare, grazie all’accordo con il Comune di Agordo (cittadina in provincia di Belluno che ospita la sede storica di Luxottica), la società ha scelto di potenziare i servizi pubblici locali, l’asilo nido comunale, che rimane aperto fino alle ore 18 e anche il sabato, e di aprire un centro dedicato agli anziani non autosufficienti affetti da demenza senile e Alzheimer.

A questi nuovi servizi è dedicato uno stanziamento di circa 400 mila euro all’anno per cinque anni e la fruizione dei medesimi non riguarderà solo i 4 mila dipendenti della sede veneta, ma saranno aperti all’intera cittadinanza locale.

 Opportunità esclusive, per i dipendenti, sono invece i check-up gratuiti per tutti coloro che hanno superato i 50 anni: che potranno infatti effettuare visite specialistiche, esami standard e elettrocardiogramma, scegliere liberamente tra strutture pubbliche e private accreditate,

Le recenti novità previste da Luxottica evidenziano come la società stia seguendo sempre di più la strada del welfare aziendale territoriale. Gli investimenti per l’asilo nido e per la costruzione del centro per gli anziani non autosufficienti, sono infatti un esempio di come un’azienda privata, attraverso la collaborazione con i soggetti pubblici locali, riesca a portare un valore aggiunto al territorio non solo in termini economici, ma di qualità della vita non solo dei lavoratori ma dei cittadini.

Grazie alla lungimiranza e alla capacità sia dei vertici aziendali che delle parti sociali, nel corso degli ultimi 10 anni l’azienda è stata capace di mettere a sistema un complesso progetto di welfare, in grado di coinvolgere non solo i suoi collaboratori ma anche la comunità locale.

La società veneta segue nel nostro tempo le tracce di Adriano Olivetti e le riadatta si bisogni dei suoi lavoratori e della sua comunità. Lo scorso 20 giugno le parti sociali coinvolte hanno trovato l'accordo per il nuovo integrativo aziendale di Luxottica.

Attraverso l'intesa è stato rafforzato il welfare aziendale ed è stato introdotto un piano di azionariato diffuso per tutti i dipendenti; inoltre i termini dell'accordo stabiliscono la progressiva stabilizzazione di circa 1.150 lavoratori a tempo determinato e somministrato e nuove strategie di flessibilità oraria.

I contenuti del nuovo accordo di Luxottica:
L'elevato numero di lavoratori precari nell'azienda leader nella produzione e distribuzione di occhiali, come spesso accade, era legato all'esigenza di far fronte a picchi di produzione che si verificano in certi periodi dell'anno. Anche grazie al confronto con i sindacati, Luxottica ha scelto di porre un freno alla precarizzazione della propria forza lavoro attraverso l'attivazione di meccanismi di flessibilità.

In pratica, i 1.150 "nuovi" assunti lavoreranno per otto ore giornaliere per 7 mesi l’anno, mentre per i restanti 5 mesi saranno occupati per sei ore. La busta paga sarà però sempre uguale, legata alle ore medie lavorate ogni settimana, cioè 37. Inoltre, la riduzione dello stipendio sarà in proporzione inferiore rispetto alla riduzione d’orario: chi sceglie questo schema lavorativo avrà infatti accesso ad un premio di 700 euro l'anno spalmato su 12 mesi.
Questi lavoratori "a tempo ridotto" avranno infine la possibilità di frequentare 30 ore di corsi di formazione e specializzazione pagati interamente dall'azienda.

Sempre in tema di flessibilità e conciliazione vita-lavoro, l'intesa dà diritto a tutti i lavoratori - ovviamente su base volontaria - di ridurre il proprio orario. Chiunque potrà quindi decidere di aderire al nuovo orario di lavoro flessibile mantenendo il posto fisso e sostanzialmente invariata la propria busta paga, ma potendo contare su orari ridotti nei periodi di bassa stagione. L'obiettivo? Dare l'opportunità a chi lo desidera di gestirsi in maniera più autonoma il proprio tempo libero, in modo da favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Proprio a seguito del raggiungimento dell'intesa, Leonardo Del Vecchio il patron di Luxottica ha rilasciato una breve dichiarazione a L'Economia, inserto del Corriere della Sera. In particolare, Del Vecchio ha sottolineato: "Sono felice di questo nuovo accordo, perché risponde a un concetto semplice: più è sincero e pieno il rispetto per il lavoratore, qualunque lavoratore, più è alta la qualità del suo contributo e della sua esperienza in azienda. Continueremo a investire su dignità e stabilità del lavoro, attenzione costante alle famiglie, ai bisogni e al bilanciamento tempi di vita e di lavoro dei nostri collaboratori, perché siamo convinti che lavoratori pienamente soddisfatti sono il motore della crescita del paese”.
 
 
Grazia Labate
Ricercatrice in economia sanitaria già sottosegretaria alla sanità
2 luglio 2019
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