Al termine di una complessa attività investigativa iniziata nel 2015, i Carabinieri del NAS di Perugia hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nelle mani di 13 persone. Sono finiti nel mirino degli inquirenti ex dirigenti e funzionari della regione Umbria, della Usl locale, farmacisti privati e imprenditori, accusati di una lunga lista di reati, tra cui associazione per delinquere, concussione, peculato, abuso d’ufficio, falsità ideologica, e rivelazione dei segreti d’ufficio.
Il provvedimento rappresenta il capolinea dell’ “operazione piramide”, svolta dai militari del Nas di Perugia e coordinata dal Dott.
Mario Formisano, Sost. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Perugia.
Le indagini, riferiscono i Nas in una nota, sono iniziate nel 2015 da un controllo sulla spesa sanitaria e il commercio all’ingrosso dei farmaci. E si sono sviluppate fino a far emergere “una rete diffusa di illeciti, quali il favoreggiamento sistematico di alcuni operatori sanitari da accreditare a discapito di altri, l’autorizzazione ad aprire dei depositi all’ingrosso dei farmaci in assenza dei requisiti previsti dalla normativa, anche all’uso sistematico di dichiarazioni mendaci per favorire familiari, conoscenti o aggiudicarsi posizioni pubbliche che altrimenti sarebbero state precluse per palesi conflitti di interessi”.