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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Lettere al Direttore - Umbria

I tanti bluff delle Direzioni aziendali

di Mauro Berrettini
Gentile Direttore,
mi conceda un breve spazio per esprimere la mia irritazione, ed indignazione, per le grida di dolore pubblicate sul suo giornale in questi ultimi giorni, da parte di alcuni sommi sacerdoti della sanità italiana, che si stracciano le vesti per le ingiuste accuse di inefficienza che da più parti si sono scagliate sulle Direzioni delle Aziende Sanitarie in merito alla gestione dell’emergenza Coronavirus.
 
Premetto doverosamente che non appartengo ad alcuna casta o lobby, e da pensionato non ho nulla da difendere. Ho fatto solo il medico, e per 15 anni sono stato Direttore del reparto di Medicina in un ospedale periferico della mia regione, e negli ultimi anni sono stato anche Direttore del Dipartimento Medico Aziendale.
 
Ho avuto a che fare con parecchie Direzioni Aziendali, tutte più o meno uguali, tutte più o meno ripiene di bluff: la farsa della negoziazione aziendale (il famoso budget), la farsa della valutazione del personale, la farsa dei Collegi di Direzione, e tante altre. Il tutto con la benedizione di grandi esperti bocconiani di Health Management, profumatamente pagati per le loro consulenze.
 
Per 15 anni ho gestito un reparto di frontiera con 3-4 medici; per i meccanismi dei turni di guardia la mattina ero spesso solo e mi sentivo contento se eravamo in due per vedere 30 è più ricoverati, parlare con loro e con i loro familiari; ma se chiedevi un medico in più non ti rispondevano, tutt’al più ti dicevano che non c’erano soldi o che non sapevi fare il manager. Avrei tante domande da rivolgere ai sommi sacerdoti: quante ore avete lavorato in un reparto ospedaliero? Quanti malati avete curato? Quante ore avete speso a parlare con gli operatori sanitari, di ogni ordine e grado, per cercare di capire i loro problemi e difficoltà?
 
L’emergenza sanitaria in Italia va avanti da decenni, sommersa e strisciante, nascosta da una classe dirigente incapace ed inefficiente, e del tutto avulsa dalla reale vita quotidiana nei reparti. La principale preoccupazione delle Direzioni Aziendali è mantenere il consenso elettorale dei politici che le hanno nominate, pena la decadenza dagli incarichi. C’è voluta una pandemia per mettere allo scoperto la realtà, ed è normale che gli operatori sanitari, tutti, per decenni ignorati se non insultati, abbiano accumulato insoddisfazione e rancore che finalmente possono esprimere, grazie al virus, senza paure di penalizzazioni.
 
Mi permetto di suggerire ai sommi sacerdoti un atto di umiltà ed un serio esame di coscienza. E soprattutto stare zitti, se non altro per rispetto delle migliaia di persone che negli ultimi decenni, molto prima del Coronavirus, sono morte nelle strutture sanitarie italiane anche per l’inefficienza delle Direzioni Aziendali.
 
Mauro Berrettini
Medico in pensione, Perugia
16 aprile 2020
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