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QS Edizioni - giovedì 28 marzo 2024

Regioni e Asl - Umbria

Covid. La Giunta potenzia la rete ospedaliera

immagine 5 novembre - Per lo sviluppo dei posti letto di Terapia Intensiva si prevede di arrivare a 127, dedicandone 78 alla T.I. Covid e 49 alla T.I. generalista modulabili in relazione alle necessità. I 62 posti letto di terapia sub-intensiva salgono a 74. Tesei: “Il Piano che presentiamo oggi ci consentirà di muoverci per step progressivi secondo l’andamento della pandemia, così da garantire piena assistenza a chi ne ha bisogno, mantenendo al contempo operative ed in piena sicurezza le prestazioni ospedaliere che continuano ad essere erogare sul territorio”.
La ripresa epidemica, “di forte dimensione”, che ha imposto alla Regione Umbria “una rivisitazione delle strategie sanitarie”, con l’approvazione, da parte della Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, di ulteriori provvedimenti che, integrando le disposizioni precedenti, puntano a “fronteggiare l’esponenziale crescita di casi e il conseguente stress a cui è sottoposto il sistema sanitario regionale”.

“Il Piano di contenimento della rete ospedaliera e territoriale – spiega in una nota la presidente della Regione Donatella Tesei - ci consentirà di muoverci per step progressivi secondo l’andamento della pandemia, così da garantire piena assistenza a chi ne ha bisogno, mantenendo al contempo operative ed in piena sicurezza le prestazioni ospedaliere che continuano ad essere erogare sul territorio. Abbiamo inoltre ragionato su un Piano di salvaguardia – prosegue Tesei - da attivare nel caso fosse necessario alzare ulteriormente l’asticella per contrastare il rafforzarsi della pandemia”.

“Si tratta di un momento difficile e delicato per l’Umbria e per il Paese – sottolinea la presidente - che stiamo monitorando costantemente e sul quale continuiamo ad essere impegnati cercando di dare risposte adeguate alla criticità della situazione e di organizzarci al meglio. In questo quadro – aggiunge Testi – voglio ringraziare Giudo Bertolaso che ha accettato di mettere gratuitamente a disposizione le sue competenze in questa fase di emergenza, sia per seguire il Piano di contenimento della rete ospedaliera e territoriale che l’eventuale Piano di Salvaguardia”. Un ringraziamento particolare è stato rivolto dalla Presidente anche al Rettore dell’Università di Perugia per la fondamentale collaborazione dell’Ateneo in questo momento straordinario anche con la messa a disposizione di professionalità e competenze.
 
“Dall’inizio della pandemia non ci siamo mai fermati – dichiara Coletto – ed ora, attraverso il Piano di Contenimento abbiamo individuato linee di indirizzo ed indicazioni operative che ci consentiranno in caso di peggioramento della situazione di modulare efficacemente la rete ospedaliera e le attività assistenziali del territorio attraverso una progressione organizzativa che ha al centro la sicurezza di pazienti e operatori, percorsi separati per Covid positivo/sospetto e non, dell’appropriatezza clinica e organizzativa nell’utilizzo dei posti letto e del personale. Questo perché la comunità umbra non può rimanere senza il sostegno della sanità sul territorio”.

Nel ripercorrere le tappe dell’impegno umbro Coletto ricorda che la Regione Umbria dalla data di dichiarazione dello stato di emergenza, il 31 gennaio, ha adottato molti atti che hanno prodotto una trasformazione dei processi di erogazione delle ordinarie prestazioni sanitarie da parte delle strutture pubbliche. La DGR n. 483, relativa al Piano di Riorganizzazione emergenza COVID-19 – Potenziamento rete ospedaliera, dettagliava sia la riorganizzazione dei percorsi sanitari, che la riorganizzazione e il potenziamento dei posti letto e della rete dell’emergenza che il Sistema ospedaliero regionale sarebbe andato ad affrontare in casi di seconda ondata epidemica, prevedendo anche la realizzazione di un Ospedale da campo. La delibera illustrava lo sviluppo dei posti letto di terapia intensiva e il numero di posti letto di terapia semintensiva complessivi da riconvertire. Tale Piano è stato approvato dal Ministero della Salute.

“Con la ripresa dell’epidemia e con rischio di una seconda ondata (delibera n. 924 del 16.10.2020 ndr) e in attesa dell’adeguamento previsto con l’atto adottato in precedenza – afferma nella nota il Direttore regionale alla sanità Claudio Dario - , è stata definita una strategia nell’utilizzo della rete regionale ospedaliera con la previsione di quattro livelli subentranti di interventi con l’obiettivo di contenere il rischio di sovraccaricare le singole strutture sanitarie e garantire contemporaneamente il più possibile, adeguati livelli di assistenza per altre tipologie di pazienti tenendo conto della sicurezza di pazienti e operatori, dei percorsi separati per COVID positivo/sospetto e non, dell’appropriatezza clinica e organizzativa nell’utilizzo delle risorse ‘posto letto’ e ‘personale’ in un’ottica di rete regionale e di flessibilità organizzativo-gestionale”.

“Dopo il primo Piano adottato dalla Giunta che prevedeva già posti covid e generalisti distribuiti nella rete ospedaliera regionale, ora – aggiunge Dario – è stato approvato il “piano di contenimento” che prevede circa 576 posti letto”.

Per lo sviluppo dei posti letto di Terapia Intensiva si prevede di arrivare a 127, dedicandone 78 alla T.I. Covid e 49 alla T.I. generalista modulabili in relazione alle necessità. Lo stesso Decreto prevedeva la realizzazione di 62 posti letto di terapia sub-intensiva da realizzare nella dotazione delle discipline mediche e lo sviluppo li porta a 74 con incremento di ulteriori 12 rispetto alle disposizioni. E’ chiaro che lo sviluppo dei 127 posti letto di TI e dei 74 di terapia sub-intensiva è realizzato in maniera straordinaria non essendo ancora avviati i lavori previsti per la realizzazione strutturale e definitiva.

“Questa configurazione – sottolinea Dario - può essere ulteriormente sviluppata nelle stesse strutture in relazione alla necessità legata all’emergenza e alla possibilità di ampliamento degli spazi da dedicare e del personale necessario. Nell’ambito del Piano di Contenimento si è inoltre provveduto ad individuare come Covid Hospital fra i DEA di I livello l’Ospedale di Spoleto prendendo in considerazione la situazione geografica, il numero di posti letto, la distanza da altri Ospedali e la specificità. Come Covid Hospital a minore intensità assistenziale è stato invece individuato l’Ospedale della Media Valle del Tevere in considerazione della geo-localizzazione della struttura, della possibilità di attuare la riconfigurazione strutturale in maniera celere, del possesso di una distribuzione spaziale che consenta di individuare aree indipendenti da adibire a spazi assistenziali per pazienti Covid positivi. Il piano di IV livello quindi, che consentirà di gestire sia i pazienti covid che le altre attività, prevede infine l’assunzione di 222 unità di personale sanitario, tra cui 23 medici di varie specialità, 35 anestesisti, 116 infermieri e 48 OSS".
5 novembre 2020
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