toggle menu
QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Regioni e Asl - Umbria

Covid. Tesei: “Entro febbraio 44 nuovi posti di terapia intensiva”

immagine 8 gennaio - I posti letto saranno allestiti all’interno di quattro strutture realizzate con moduli prefabbricati con dotazioni impiantistiche ed apparecchiature elettromedicali per un investimento complessivo di circa 8 milioni e 2mila euro. Per il commissario Arcuri l’Umbria “un esempio virtuoso di come si gestisce questa delicata fase pandemica”
Sono in totale 44 gli ulteriori posti letto di terapia intensiva destinati a pazienti affetti da Sars CoV2, che la Regione Umbria avrà a disposizione grazie alla disponibilità del Commissario Straordinario per il contrasto dell’emergenza epidemiologica, Arcuri.
 
Ad annunciarlo ieri la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei nel corso di una conferenza stampa in modalità virtuale, alla presenza del Commissario Domenico Arcuri, dell’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, del direttore regionale alla Salute Claudio Dario, dell’architetto della Regione Umbria, Evelina Autiello.
 
Nel corso dell’incontro,la presidente Tesei, ha ricordato come la Regione, investita negli ultimi mesi da un incremento velocissimo del contagio, abbia saputo resistere dando “una risposta molto forte”.
 
“In previsione di un nuovo picco epidemico previsto tra fine gennaio e febbraio – ha proseguito – la Regione sta lavorando da una parte per portare avanti il piano delle vaccinazioni anticovid, e dall’altro per predisporre in maniera strutturata dei posti letto di terapia intensiva che si andranno ad aggiungere a quelli già a disposizione”.
 
“I 44 posti letto saranno allestiti all’interno di quattro strutture realizzate con moduli prefabbricati, comprensive di dotazioni impiantistiche ed apparecchiature elettromedicali – ha detto la presidente – per un investimento complessivo di 8.177.254 euro. La realizzazione dei 4 moduli presso i presidi ospedalieri regionali consentirà l’attivazione di 10 posti all’Ospedale di Perugia, 12 all’Ospedale di Terni, 10 a Città di Castello, 12 all’Ospedale di Foligno, che costituiranno una risorsa fondamentale nel caso di una terza ondata pandemica”.
I posti, le cui scadenze per la consegna sono previste il 19 e 24 febbraio, permetteranno di alleggerire gli ospedali e dare avvio ai lavori strutturali per progetti che prevedono l’investimento di circa 25 milioni di euro.
 
L’assessore Coletto ha ricordato che “nel momento in cui si è insediata la nuova Giunta regionale i posti a disposizione di terapia intensiva erano solo 59. Ora la situazione è molto cambiata – ha detto – e ciò dimostra che, quando c’è collaborazione, si riesce in poco tempo a creare interventi integrati che servono a salvare vite umane”.
“Sono contento di essere qui oggi – ha detto il commissario Arcuri – sono contento del lavoro che state portando avanti e vi garantisco tutto il supporto necessario. La Regione Umbria rappresenta un esempio virtuoso di come si gestisce questa delicata fase pandemica e penso che, tutti insieme, alla fine potremo raccontare questi giorni di tregenda che abbiamo passato”.
Il commissario ha quindi evidenziato che si sta lavorando sia per portare avanti la somministrazione dei vaccini, sia per fronteggiare un’eventuale nuova ondata pandemica, “e bisogna attrezzarsi quindi, anche per poi poter lasciare all’Umbria una rete di servizi sanitari più efficace di quella che abbiamo trovato prima della pandemia”.
Il direttore Claudio Dario spiegando i particolari tecnici dell’intervento ha precisato che “in coordinamento con le Aziende sanitarie, sono state individuate le aree per il posizionamento presso i presidi ospedalieri regionali, sede di Des di I e II livello, coinvolti nella gestione della epidemia e presso i quali sono già stati realizzati gli interventi previsti dal Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Lo scorso 31 dicembre, il Commissario straordinario ha avviato, in urgenza, l’esecuzione dei moduli prefabbricati, con annesse le dotazioni impiantistiche e le apparecchiature, aggiudicando gli appalti con gli operatori economici individuati. In questi giorni si sono svolti confronti tra le Aziende sanitarie regionali, la struttura commissariale e gli operatori economici per definire i lavori preparatori, propedeutici per la posa in opera delle strutture modulari che avrà inizio tra il 20 e il 25 di gennaio”. 
La struttura portante dei moduli, ha spiegato l’architetto Autiello è realizzata in carpenteria metallica, le pareti esterne nonché quelle interne sono realizzate mediante l’impiego di pannelli sandwich. La produzione di energia termica e frigorifera a servizio della struttura è garantita con l’installazione di una pompa di calore aria/acqua. La climatizzazione del modulo è del tipo a tutt’aria esterna realizzata tramite l’ausilio di un’unità di trattamento aria. Sia i pazienti che il personale accedono all’area di terapia intensiva attraverso un filtro che permette di mantenere la pressione negativa all’interno della degenza.
All’interno dei reparti sono previste le reti di gas medicali (ossigeno, vuoto, aria compressa medicale). Le attrezzature medicali per ogni posto letto prevedono 1 letto elettrico, 6 pompe a siringa, 2 pompe ad infusione, 1 ventilatore per terapia intensiva, 1 monitor multiparametrico. Le attrezzature per ogni reparto prevedono: 1 centrale di monitoraggio, 1 lampada scialitica, 1 negativoscopio,1 apparecchio radiografico mobile digitale diretta ad alta frequenza,1 frigorifero per la conservazione dei farmaci, defribrillatore,1 elettrocardiografo, oltre agli elementi di arredo.
 
8 gennaio 2021
© QS Edizioni - Riproduzione riservata