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QS Edizioni - giovedì 18 aprile 2024

Regioni e Asl - Valle d'Aosta

Valle D’Aosta. Indagato il governatore Marquis, si dimette

immagine 11 ottobre - Eletto lo scorso 10 marzo, Pierluigi Marquis è indagato nell’ambito dell'inchiesta sul ritrovamento di 25.000 euro nell'ufficio di presidenza, che Marquis ha denunciato dopo il suo insediamento. Per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un complotto contro l’ex governatore Augusto Rollandin. Ma in Consiglio Marquis si difende: “Io non ho fatto nulla, non ho difficoltà a giurarlo su quanto ho di più caro al mondo”.
Un complotto per incastrare Augusto Rollandin, ex presidente della Regione. A questo sarebbero serviti i 25 mila euro nascosti nello studio della presidenza della Regione Valle D’Aosta che Rollandin aveva occupato per nove anni di seguito e ritrovati dal suo successore, Pierluigi Marquis, che qualche mese dopo il suo insediamento, il 10 marzo scorso, li ha denunciati alla polizia. Ma per gli inquirenti, qualche cosa non torna. E Marquis è finito tra gli indagati in questa ipotesi di complotto e per questo si è dimesso ieri dalla carica di presidente della Regione. La presidenza è stata assunta dal vicepresidente Laurent Viérin, affinché continui in prorogatio ad assicurare l'ordinaria amministrazione fino all'elezione del nuovo Presidente della Regione e della nuova Giunta.

In chiusura dei lavori della seduta straordinaria di oggi, Marquis ha presentato le sue dimissioni in Consiglio regionale e preso la parola per difendersi. “Le dimissioni che ho rassegnato ieri – ha detto - rappresentano il culmine di un percorso intrapreso il 4 ottobre scorso, quando è stata presentata e votata a maggioranza una risoluzione che chiedeva le dimissioni del Presidente della Regione. In quel momento, ho ritenuto doveroso non ottemperare alla richiesta, per senso di responsabilità, per garantire la governabilità da una fase ad un'altra, tanto dal punto di vista amministrativo tanto per quanto attiene le funzioni prefettizie. Sabato mattina abbiamo appreso della presentazione della mozione di sfiducia costruttiva; pertanto, tenuto conto che lunedì mattina abbiamo concluso i lavori della Giunta, il mio percorso in quanto Presidente della Regione è terminato. Un percorso iniziato il 10 marzo per il cambiamento, svolto in difficili condizioni, in un contesto in cui abbiamo potuto dare il nostro contributo per la Valle d'Aosta, in modo da farla uscire da tante difficoltà. Ieri mattina, inoltre, mi è stato notificato un provvedimento per cui mi sono stati prelevati computer e telefoni cellulari. Sono certo che queste azioni saranno utili a dimostrare la mia assoluta estraneità a quanto contestato. Ad oggi resto testimone inascoltato di fatti cui sono completamente estraneo”.

Per Marquis “l'ipotesi investigativa contrasta con tutto ciò che io so. Io non ho fatto nulla, non ho difficoltà a giurarlo su quanto ho di più caro al mondo, la mia famiglia. Quanto accaduto per pura coincidenza temporale si può prestare peraltro a una facile lettura politica e questo mi dispiace. Una vicenda, questa, per la quale abbiamo subito auspicato chiarezza nel più breve tempo possibile; purtroppo al momento non è così. Purtroppo, non ha facilitato il compito della magistratura la sicurezza del palazzo regionale, di cui è emersa tutta la vulnerabilità. È un problema che il prossimo governo dovrà affrontare e su cui lavorare. Tenuto conto anche della situazione in cui sono coinvolto, ritengo doveroso ed etico rassegnare le mie dimissioni, anche per poter dimostrare al meglio la mia estraneità ai fatti che mi sono contestati”.
11 ottobre 2017
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