toggle menu
QS Edizioni - mercoledì 24 aprile 2024

Regioni e Asl - Valle d'Aosta

Rinnovo Rsu: balzo in avanti per Nursing Up. A un passo dai sindacati storici

immagine 10 maggio - Il sindacato degli infermieri è terzo per numero di eletti, dietro Uil e Cgil: nel 2015 aveva preso solo 5 voti. Tutta femminile la rappresentanza eletta: si tratta di Wilma Merlo, Barbara Dall'Anese, Cristina Pivot, Gabriella Delfino ed Enrica Bessone
Con 217 voti, Nursing Up è risultato il terzo sindacato alle recenti elezioni Rsu in Valle d’Aosta ormai a un passo da Uil (233) e Cisl (224).
Un risultato da record se si considera che nel 2015 il sindacato contava appena 5 voti.
 
Tutta femminile la rappresentanza eletta: si tratta di Wilma Merlo (54 preferenze), Barbara Dall'Anese (42), Cristina Pivot (42), Gabriella Delfino (29) ed Enrica Bessone (24).
 
La nostra vittoria è frutto di un entusiasmante lavoro di equipe che abbiamo portato avanti giorno dopo giorno in corsia, insieme a tutte le colleghe dell'ospedale Umberto Parini di Aosta che hanno reso possibile questa impresa. Mi piace dire che col talento si vincono le partite ma con il lavoro di squadra e di intelligenza si vincono i campionati”, ha commentato Barbara Dall'Anese, rappresentante sindacale Nursing Up Aosta. “Si tratta di un risultato sorprendente - spiega - su cui abbiamo lavorato soprattutto negli ultimi mesi, parlando di ciò che è avvenuto durante il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del comparto sanita 2016-2018, un rinnovo controverso nel quale noi non ci rispecchiamo affatto”.

Determinante, ai fini del risultato del voto, secondo Dall’Anese è stata proprio la vicenda del rinnovo del contratto: “In un momento tanto impegnativo - prosegue l'infermiera Nursing Up - ci siamo dedicate ad informare i colleghi su quello che stava succedendo e ci siamo ritrovate a formare un gruppo davvero compatto di persone motivate. E così è iniziato il nostro tam tam, perché mai come adesso gli infermieri sono consapevoli delle proprie esigenze e vogliono rivendicare i propri diritti: quello su cui abbiamo puntato è stato il riconoscimento della dignità professionale. “La nostra è stata né più né meno una campagna d'informazione a vantaggio della categoria a cui siamo orgogliose di appartenere - sottolinea la neoeletta - e nemmeno noi credevamo ai risultati ottenuti”.

Ora, conclude “la nostra presenza ci permetterà di farci sentire a livello organizzativo e di investimento sul lavoro” 
10 maggio 2018
© QS Edizioni - Riproduzione riservata