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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Regioni e Asl - Veneto

Veneto. Pfas. Giunta amplia aree di impatto e di attenzione a amplia lo screening alla popolazione pediatrica

immagine 21 maggio - Non si spengono le luci neanche sulle persone che hanno già effettuato lo studio di biomonitoraggio: verra effettuato dopo almeno 24 mesi il controllo delle sostanze PFAS e degli esami ematochimici. Saranno chiamati anche quei soggetti dell’area di controllo già coinvolti. LA DELIBERA
La Regione Veneto alza il livello di attenzione sulle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) ampliando le aree di attenzione ed estendendo ai bambini la sorveglianza sanitaria.
 
Con una delibera adottata oggi, la Giunta della ha infatti apportato importanti modifiche al “Piano di sorveglianza sulla popolazione esposta a sostanze perfluoroalchiliche (PFAS)” varato nel 2016.
 
La prima novità riguarda la ridefinizione dell’Area di impatto (Area Rossa A e B), dell’Area riferita alle captazioni autonome ad uso potabile (Area Arancione) e dell’Area di attenzione (Area Gialla), ricomprendendo al loro interno nuovi Comuni o parti di Comuni rispetto a quelli già individuati con la delibera 2133/2016, individuati sulla base dei limiti geografici comunali, ma con un metodo più preciso basato sulla identificazione della rete idrica di distribuzione .
 
Nella nuova “Area Rossa A” sono compresi i comuni di Alonte (VI), Asigliano Veneto (VI), Brendola (VI), Cologna Veneta (VR), Lonigo (VI), Montagnana (PD), Noventa Vicentina (VI), Orgiano (VI-nuovo), Poiana Maggiore (VI), Pressana (VR), Roveredo di Guà (VR), Sarego (VI), Zimella (VR).
 
Nella nuova “Area Rossa B” sono ricompresi: una frazione minima del Comune di Agugliaro (VI-nuovo), Albaredo d’Adige (VR), Arcole (VR), Bevilacqua (VR), Bonavigo (VR), parzialmente il Comune di Borgo Veneto (PD-nuovo), Boschi Sant’Anna (VR), parzialmente il Comune di Casale di Scodosia (PD-nuovo), Legnago (VR), una frazione minima del Comune di Lozzo Atestino (PD-nuovo), una frazione minima (Catena) del Comune di Megliadino San Vitale (PD-nuovo), una frazione minima del Comune di Merlara (PD-nuovo), Minerbe (VR), Terrazzo (VR), Urbana (PD), parzialmente il Comune di Val Liona (VI-nuovo), Veronella (VR).
 
Della nuova “Area Arancione” fanno parte: parzialmente il Comune di Altavilla Vicentina (VI), una frazione minima del Comune di Arcugnano (VI), parzialmente il Comune di Arzignano (VI) (Confine est), parzialmente il Comune di Creazzo (VI), una frazione minima del Comune di Gambellara (VI), parzialmente il Comune di Montebello Vicentino (VI), parzialmente il Comune di Montecchio Maggiore (VI), una frazione minima del Comune di Monteviale (VI), parzialmente il Comune di San Bonifacio (VR) (Locara- Lobia), parzialmente il Comune di Sovizzo (VI), parzialmente il Comune di Trissino (VI) (Colombara), parzialmente il Comune di Vicenza (Vicenza Ovest).
 
È stata modificata anche l’Area Gialla (area di attenzione) che ora comprende: Agna (PD), una frazione maggiore di Agugliaro (VI), Albettone (VI), Anguillara Veneta (PD), una frazione maggiore di Arcugnano (VI), Arre (PD), Bagnoli di Sopra (PD), Baone (PD), Barbarano Mossano (VI), Battaglia Terme (PD), Campiglia dei Berici (VI), parzialmente Casale di Scodosia (PD), Castegnero (VI), Castelbaldo (PD), Cavarzere (VE), Cervarese Santa Croce (PD), Cinto Euganeo (PD), Cona (VE), Conselve (PD), Este (PD), Granze (PD), Longare (VI), una frazione maggiore di Lozzo Atestino (PD), Masi (PD), una frazione maggiore di Megliadino San Vitale (PD), una frazione maggiore di Merlara (PD), Monselice (PD), Montegaldella (VI), Nanto (VI), Pernumia (PD), Piacenza d’Adige (PD), Pozzonovo (PD), Rovolon (PD), San Pietro Viminario (PD), Sant’Elena (PD), Sant’Urbano (PD), Solesino (PD), Sossano (VI), Tribano (PD), parzialmente Val Liona (VI), Vescovana (PD), Vighizzolo d’Este (PD), Villa Estense (PD), Villaga (VI), Vo’ (PD).
 
Resta invariata invece l’Area Verde.

 
Inoltre, con la nuova delibera, sulla base dei dati osservati dopo il primo anno di sorveglianza, si è ritenuto opportuno, a partire dal 2018, estendere il Piano di sorveglianza sanitaria anche alla popolazione pediatrica residente nell’area di massima esposizione, invitando attivamente i bambini di 9 e 10 anni (coorti 2009-2008) e gli adolescenti di 15 anni di età (coorte 2003).
 
È previsto che nell’arco di cinque anni si raggiungerà il saldo delle coorti coprendo tutti i nati dal 2014, anno di piena funzionalità dei filtri a carboni attivi, con conseguentemente significativo abbattimento delle sostanze PFAS presenti nelle acque potabili.
Se nell’ambito del biomonitoraggio si dovesse mantenere elevata la concentrazione di PFAS nel plasma dei soggetti testati, la chiamata attiva continuerà a regime con la coorte dei nati del 2015.
 
Infine, nella nuova delibera si è precisato che ai soggetti che hanno effettuato il primo studio di biomonitoraggio con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità, sarà effettuato dopo almeno 24 mesi il controllo delle sostanze PFAS e degli esami ematochimici offerti attualmente alla popolazione presa in carico. Saranno chiamati anche quei soggetti dell’area di controllo già coinvolti.
21 maggio 2018
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