Marche. Recepite le linee guida nazionali sulle demenze
Le disposizioni verranno attuate dalla “rete” dedicata già presente sul territorio, 14 le Unità di valutazione Alzheimer, una per ogni distretto sanitario e una all’Inrca di Ancona, più due Centri di riferimento clinico. Mezzolani: “Una risposta sociosanitaria integrata a una delle principali cause di disabilità degli anziani”
25 FEB - Le Marche hanno recepito le indicazioni del Piano nazionale demenze, come concordato nell’ambito della Conferenza Stato Regioni. La Giunta ha approvato le linee di indirizzo regionali per migliorare la qualità e l’appropriatezza degli interventi assistenziali.
Disposizioni che verranno attuate dalla “rete” dedicata già presente sul territorio, composta da 14 Unità di valutazione Alzheimer, una per ogni distretto sanitario e una all’Inrca di Ancona, più due Centri di riferimento clinico (uno presso gli Ospedali Riuniti di Ancona e un altro presso quelli di Marche Nord). Sono strutture che coordinano le varie competenze specialistiche, non solo mediche e sanitarie, presenti nei distretti e nei servizi ospedalieri e che ora uniformano la loro attività alle indicazioni del Piano nazionale demenze.
“La demenza è una delle principali cause di disabilità e di disagio sociale – evidenzia l’assessore alla Salute,
Almerino Mezzolani – Rappresenta una priorità assistenziale la cui rilevanza, soprattutto in termini di costi sociali, è destinata ad aumentare nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, associato all’aumento dell’aspettativa di vita”.
La regione Marche è una tra le più longeve d’Italia, con una prevalenza di 22,9% della popolazione oltre i 65 anni sul totale di quella residente. Stime effettuate parlano di circa 30 mila marchigiani ultra65enni affetti da demenza. Il Piano nazionale fornisce indicazioni per la promozione e il miglioramento degli interventi nella gestione della malattia, lungo tutto il percorso di cura e assistenza.
Quattro gli obiettivi da raggiungere su tutto il territorio nazionale: uniformità degli interventi sanitari e sociosanitari; creazione di una rete integrata per la demenza; appropriatezze delle cure; miglioramento della qualità di vita. È prevista l’attivazione di un tavolo di confronto tra ministero della Salute e Regioni, con la collaborazione scientifica dell’Istituto superiore di sanità e dell’Agenas. Ai lavori parteciperanno anche le associazioni nazionali dei familiari dei pazienti.
25 febbraio 2015
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