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Punti nascita, scontro Ceriscioli-M5S su Pesaro e Fano

“I punti nascita resteranno due”, promette il presidente. Ma i pentastellati di Fano replicano: “Le delibere e decisioni regionali contraddicono le parole del Governatore. Resterà un unico punto neonatale e sarà quello di Pesaro. La strada è già segnata. Se ciò non accadrà sarà solo perché il Movimento 5 stelle e i cittadini costringeranno la Regione a cambiare rotta”.

03 OTT - “Parole in libertà da parte del M5s di Fano. Ancora una volta c’è chi lavora per restituire servizi migliori ai cittadini e chi straparla per pura demagogia. I punti nascita di Pesaro e Fano resteranno due”. Così il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, replica all’allarme dei pentastellati di Fano sulla chiusura del punto nascita. E sull’istituzione di unità intensiva neonatale, aggiunge: “La Regione sta valutando l'attivazione che in base al decreto 70 prevede determinati volumi”.

“La Regione - aggiunge Ceriscioli - continuerà a lavorare ed investire nelle strutture di Fano e Pesaro. Sabato, dopo anni di attesa, è prevista l'attivazione a Muraglia del reparto di procreazione medicalmente assistita. Intanto a Fano lunedì sarà operativo il blocco endoscopico dotato di quattro sale ipertecnologiche, uniche in tutta la provincia. Il 15 ottobre, sempre nel presidio di Fano e come da impegni assunti nel consiglio comunale monotematico - conclude Ceriscioli -, verrà trasferita e attivata nel nuovo reparto l’unità operativa di degenza di pneumologia, dopo i lavori di ristrutturazione”.

Parole, dunque, che dovrebbero rassicurare i cittadini di Fano dal rischio depotenziamento della sanità della loro città. Me per i 5 Stelle non è così, e in una nota replicano a Ceriscioli affermando: “Peccato che tra Fano e Pesaro resterà solamente un punto nascita. Inutile l’arringa di ieri di Ceriscioli per smentire le nostre affermazioni riguardo la chiusura del punto nascita di Fano a favore di quello di Pesaro: le delibere e decisioni regionali contraddicono le parole del Governatore stesso”.

“La delibera n. 159 del 29 febbraio 2016, infatti – spiegano i pentastellati nella nota -, stabilisce che già dal prossimo anno ‘si dovrà operare un dimensionamento delle unità operative sulla base dei volumi di attività svolti’. Per maternità la soglia è dei mille nati all’anno, limite che difficilmente Fano riuscirà a superare. Oltretutto in questi giorni la Regione Marche non ha dato il via libera all’implementazione di Terapia Intensiva Neonatale, prevista nell’Atto Aziendale di Marche Nord, presso l’ospedale di Fano, legando questa decisione al rispetto della delibera n. 159 sopra citata. Un chiaro indizio che alla fine resterà un unico punto neonatale e sarà quello di Pesaro, che ha tutti i numeri per sostenere tale attività. La strada è già segnata. Se ciò non accadrà sarà solo perché la spinta politica del Movimento 5 stelle e dei cittadini costringeranno la Regione a cambiare rotta”.

“Non dimentichiamo, inoltre – prosegue il M5S di Fano -, che lo stesso Ceriscioli ha già deliberato in Regione per realizzare l’ospedale unico, che sicuramente si farà a Pesaro. Fano diventerà un cronicario o al massimo una clinica privata, così è stato annunciato dallo stesso Governatore. E addio punto nascita fanese. Dobbiamo aggiungere altro per dimostrare che Ceriscioli è smentito dallo stesso Ceriscioli? Di chi si dovranno fidare i cittadini? Del Movimento 5 stelle che, restando costantemente  informato, segue con responsabilità la questione sanitaria o di un Governatore che, visti i tanti precedenti, continua a smentire se stesso  dichiarando il contrario di quello che vorrebbe fare? Come non ricordarsi l’annuncio fatto, in consiglio comunale di Fano, col quale Ceriscioli aveva assicurato un finanziamento interamente pubblico per la costruzione dell’ospedale unico, da lui smentito due giorni dopo, in un’altra città, con quello che paventava la possibilità di un finanziamento con partenariato pubblico-privato attraverso il project financing!”-

“Allora - conclude il M5S - chiediamo a Ceriscioli e a Pucci (che tempestivamente ha fatto eco alla voce del padrone): chi sta usando ‘parole in libertà’ e chi dovrebbe essere stanco ‘di questo modo superficiale di far politica’ voi che vi smentite in continuazione oppure i cittadini che a gran voce stanno chiedendo una sanità efficiente?”.

03 ottobre 2016
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