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Aou Ospedali Riuniti Ancona. Sindacati in stato di agitazione

Fp Cgil, Cisl Fp, Uilp Uil, Fsi, Usae, Confintesa, Fials, Nursind e Nursing Up denunciano: “Splafonamento dei fondi anni 2013-2016 dello straordinario. Decurtati dalla produttività  2.900.000 euro. Mancato confronto con la direzione sul piano assunzioni e sulle criticità riorganizzative. Nei fatti non corrette relazioni sindacali”.

11 OTT - “I dipendenti dell’ AOU Ospedali Riuniti sono stanchi di effettuare lavoro straordinario per  sopperire alla carenza di organico, agli impegni assunti dalle varie Direzioni Aziendali, alla politica Sanitaria  Regionale che riduce l’attività degli Ospedali limitrofi, come Chiaravalle e Osimo,  implementando l’attività e  l’emergenza sanitaria, in un’Azienda già sofferente”. A denunciarlo, in una nota congiunta, sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilp Uil, Fsi, Usae, Confintesa, Fials, Nursind e Nursing Up.

“Nel triennio 2013-2015 – spiegano i sindacati nella nota - sono stati decurtati illegittimamente dalla produttività dei dipendenti  circa 2.300.000 euro per il pagamento dello straordinario, così ripartiti anno 2013 598,000 euro,anno 2014 771.000 euro,  anno 2015 655.000 euro con un utilizzo unilaterale dei fondi destinati alle fasce e produttività in violazione della norma vigente. La situazione è immutata nell’anno 2016 con un ulteriore splafonamento del fondo delle straordinario di circa 600.000 euro nella proiezione comunicata dalla Direzione dell’ Azienda nel mese di Luglio arrivando ad un probabile totale di 2.900.000 euro nel periodo 2013-2016”.

“Unico correttivo organizzativo effettuato dall’ Azienda dal mese di ottobre 2016 – spiegano i sindacati - è stato quello di modificare l’orario di lavoro del personale dei blocco operatori di Torrette e Salesi, centrale di sterilizzazione, e tecnici di laboratorio assegnati al reparto di ematologia. Il tutto senza un reale confronto, con documentazione inviata in data 11 agosto 2016 con due incontri per un totale di 4 ore”.

“L’orario imposto – continua la nota - non è ancora conforme alla norma, e a nostro giudizio, non riduce il problema del prolungamento orario delle sedute operatorie e questo genera eccedenza oraria,  salti riposi e difficoltà nel concedere ferie o permessi al personale. Inoltre ci risulta che le matrici turno applicate sono difformi a quelle presentate e ci sia incongruenza tra il personale in servizio e l’attività svolta. Inoltre nessuna certezza sul fatto che l’assenza giornaliera, come la malattia non generi debito orario al dipendenti”.

Relativamente alle “non corrette relazioni sindacali”, i sindacati affermano che “nostro malgrado nessuna informativa e confronto sul piano occupazionale, notizia appresa soltanto dopo la pubblicazione nell’albo pretorio, ne tanto meno sulle assunzioni citate in Regione il 26 settembre 2016, ovvero 288 assunzioni a fronte di 188 cessazioni a vario titolo con un saldo positivo di 80 unità. Quali i profili interessati? Dove sono stati inseriti e perché un atto unilaterale? Nessuna informazione e confronto sul trasferimento del Salesi a Torrette, dove l’unica certezza rimane il problema dei parcheggi. Cosa pretendere da un Azienda che ha escluso unicamente il sindacato dalla presentazione alla stampa in auditorium del nuovo Direttore Generale!”.

Per i sindacati, poi, “oltre al danno, la beffa. La Direzione Aziendale intende non riconoscere le progressioni economiche orizzontali ((fasce) con decorrenza all’anno 2015 con la flebile scusa di non essere mai stata richieste, cosa non vera in quanto la rsu fin dall’ ottobre 2015 aveva richiesto incontri per la definizione di un accordo, in linea con quanto fatto dall’Altre Aziende Sanitarie limitrofe. che hanno stipulato accordi con decorrenza anno 2015 nell’anno 2016. Prendiamo atto che in data 5 ottobre c.m. l’azienda ci ha convocato per un incontro sindacale previsto in data 13 ottobre p.v., e che inoltre in data 6 ottobre 2016 ha  inviato una mail  che annulla la precedente e  scrive ‘nell’ottica di sviluppare una sana e reale  collaborazione’. Prendiamo atto che l’Azienda ha ammesso tra le righe i propri errori”.

I sindacati si dicono “disponibili come sempre al confronto ma che non sia come quello attuale che è stato esclusivamente di facciata”.

Per le suddette motivazioni la rsu e le OOSS hanno proclamato  nell’incontro Aziendale del 26 settembre 2016 lo stato di agitazione “che rimane confermato”, e richiesto incontro al Presidente della Regione Marche “in attesa di conferma”.

11 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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