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Carenza di personale. Anaao Marche “E’ ora che la Regione intervenga”

Il sindacato denuncia “situazioni molto gravi” anche “in molte parti della regione”. E cita il PS di Urbino, dove si assiste a “una cronica criticità” di personale con i medici che “eroicamente si accollano da anni un numero intollerabile di turni di servizio, guardie notturne e reperibilità”. L’Ao Marche Nord avrebbe chiuso l’OBI a Pesaro e, in caso di necessità, sarebbe pronta a chiudere altre Unità. Per l’Anaao “la misura è colma”.

11 MAR - La situazione di grave carenza di medici specialisti, che investe il Sistema Sanitario nazionale, non risparmia le Marche, dove, come denuncia l’Anaao Assomed regionale, “ci sono situazioni molto gravi in molte parti anche della regione”.

“Al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Urbino ad esempio – spiega in una nota il segretario regionale Oriano Mercante - c’è una cronica criticità di personale medico in servizio. Le colleghe ed i colleghi di questa U.O. eroicamente si accollano da anni un numero intollerabile di turni di servizio, guardie notturne e reperibilità, con conseguenti oggettive difficoltà sia gestionali quotidiane che di deroga rispetto a diritti fondamentali quali la fruizione dei riposi e delle ferie”.

Ad Osimo il servizio di guardie notturne sarebbe stato appaltato ad una cooperativa esterna costituita da medici ma “di certo non può che trattarsi di una soluzione tampone e non di una strada definitiva”, evidenzia il sindacalista. “Infatti, alla ciclica recrudescenza di un problema arcinoto – insiste Mercante – si ripropone l’odioso strumento della mobilità d’urgenza che, pur tamponando il breve termine, risulta assolutamente non risolutivo della questione ma anzi produce conseguenze organizzative molto gravi con azioni sindacali e legali e una massiva fuga di validi colleghi verso aziende più rispettose delle professionalità dei singoli ed attente alle relazioni con i dipendenti”.

Intanto “l’Azienda ospedaliera Marche Nord che ha provveduto a chiudere l'OBI (osservazione breve intensiva) a Pesaro, ed è in procinto di provvedere, in caso di necessità, a chiudere la medicina d'urgenza creando gravi difficoltà a tutta l'azienda ospedaliera per quanto riguarda l'assorbimento dei pazienti ed i posti letto”.

Per Mercante “la misura è colma e urge un incontro urgente con il presidente Luca Ceriscioli e la dott.ssa Lucia Di Furia”, la Dg Salute della Regione. Anche perché se la situazione “è grave in molte parti d’Italia”, come ha spiegato il responsabile nazionale Alberto Spanò nel corso di un incontro tenutosi venerdì ad Ancona, “qui nelle Marche c’è la possibilità di trovare soluzioni se sussiste la volontà”.

11 marzo 2019
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