Molise. Cgil contro riforma sanitaria: “La Regione ha deciso da sola”
“Non è accettabile che si arrivi a discutere una questione così delicata e complessa senza aver mai aperto un confronto pubblico con sindacati, operatori, sindaci", denuncia la Cgil secondo cui il testo approvato dalla Regione “poco o nulla dice e quel poco che enuncia è ambiguo, confuso o presenta soluzioni sbagliate".
10 GIU - "Stigmatizziamo il metodo del legislatore regionale che, rispetto alla legge di riordino, sottopone alle parti sociali un testo già sostanzialmente definito". Lo afferma la segreteria regionale della Cgil al termine dell'audizione con la competente Commissione consiliare regionale sulla legge di riordino del Sistema sanitario regionale. Per il sindacato “non è accettabile che si arrivi a discutere una questione così delicata e complessa senza aver mai aperto un confronto pubblico con sindacati, operatori, sindaci".
Critiche anche ai contenuti del testo. Per la Cgil, infatti, la legge "poco o nulla dice e quel poco che enuncia è ambiguo, confuso o presenta soluzioni sbagliate". Per il sindacato, dunque, è necessario riconsiderare le scelte proposte e "aprire un vero confronto pubblico", anche perché "siamo in grado di avanzare proposte sul ruolo e funzione degli ospedali pubblici come pure sul potenziamento di quella che e' la vera strozzatura della sanità regionale ovvero i servizi del territorio. C'è però bisogno - conclude - di una volontà politica, di un indirizzo politico che sinora e' mancato".
10 giugno 2015
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