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Piemonte. Asl To3. All'Ospedale di Rivoli entra a regime il protocollo di intervento rapido per l'ictus ischemico

Coinvolti 4 servizi e il 118. La novità consiste nel fatto che il prelievo ematico e la terapia vengono effettuati direttamente in pronto soccorso con esito in 6 minuti. Nella sola Asl To3 si contano circa mille nuovi casi di ictus ogni anno di cui l’80% ischemici.

08 AGO - E’ stata sperimentata ed ora è a regime presso l’Ospedale di Rivoli, una procedura secondo cui il paziente colto da Ictus ischemico che giunge al Pronto Soccorso-DEA, dopo attenta valutazione viene immesso immediatamente nel “protocollo stroke” con prelievo ematico ed esecuzione di terapia INR direttamente già nel pronto soccorso DEA attraverso strumentazione denominata POCT , uno strumento che permette di ricevere l’esito in 6 minuti.

Il tutto per rendere possibile la trombolisi ed in particolare l’infusione endovenosa entro 4-5 ore dall’esordio dei sintomi con enormi vantaggi sulla prognosi di questa patologia (+ 30% di pazienti indipendenti a tre mesi dall’evento e riduzione mortalità dal 18% all’11,4% a sei mesi). Si consideri che in caso di un attacco ischemico acuto (ictus ischemico) non trattato, il cervello perde ogni minuto due milioni di neuroni.
I dati di letteratura derivanti dall’osservazione di migliaia di pazienti segnalano ad esempio come una riduzione anche solo di 15 minuti dall’arrivo del paziente all’avvio dell'infusione del farmaco trombolitico (door-to-needle time, DNT) comporta una riduzione del 5% della mortalità intraospedaliera.

Tutto ciò è stato reso possibile a Rivoli grazie alla collaborazione tra Neurologia, Pronto Soccorso- DEA, Laboratorio Analisi, Radiologia ed all’attivazione del sistema di emergenza (118 che si occupa del primo intervento preospedaliero ed il rapido trasporto in DEA) in condivisione con la Direzione Aziendale e con il coordinamento della Direzione sanitaria di Presidio. 

L’ictus cerebrale (stroke) rappresenta la seconda causa di morte dopo le neoplasie e la prima causa di invalidità nell’adulto: nell’ASL TO3 si contano circa 1.000 nuovi casi di ictus ogni anno, di cui 80% ischemici. In Piemonte, a differenza del resto d’Italia, la mortalità per ictus supera quella per le cardiopatie ischemiche (6.300/anno per ictus contro i 5.000 per Infarto miocardico come risulta dai dati del Piano Sanitario della Regione Piemonte 2012-2015).

La procedura di intervento coordinato , ormai consolidata a Rivoli, come dimostrano le statistiche consente di ottenere risultati con un notevole vantaggio a favore dei pazienti. Soddisfazione per i risultati dell’intervento in atto è stata espressa dal Direttore Generale, Flavio Boraso, il quale ha sottolineato come “il miglioramento dei percorsi assistenziali di presa in carico e cura presuppone sempre più di uscire dalle vecchie logiche di intervento del singolo servizio specialistico, perche il coordinamento e la sinergia fra più servizi come nel caso dell’ictus è essenziale ed irrinunciabile”.

08 agosto 2015
© Riproduzione riservata

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