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Asl To3. Ad Avigliana ripartono il 19 ottobre i lavori del cantiere. Tra un anno e mezzo sarà ultimata la nuova struttura

La destinazione continuerà ad essere quella di Centro di Assistenza Primaria con tutti gli ambulatori specialistici correlati, un’area di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria che avrà a regime 20 posti letto, un’area per l’Oculistica al piano terreno e tutti i servizi distrettuali di riferimento per i cittadini quali la riabilitazione funzionale, le cure domiciliari, la continuità assistenziale, il servizio di emergenza 118, la Telemedicina. 

14 OTT - Viene riaperto ufficialmente, il prossimo 19 ottobre, il cantiere per completare i lavori di ristrutturazione ed adeguamento della struttura di Avigliana. E’ un momento atteso da due anni, ovvero da quando il Gruppo SAE srl , impresa già appaltatrice dei lavori, era fallita nell’agosto 2012 abbandonando da un giorno all’altro lavori e cantiere e costringendo l’Asl a ripartire da capo fra varianti, permessi, licenze, modifiche normative e cambi di destinazione nel frattempo avvenuti.

Appena insediato, dopo vari sopraluoghi ed incontri tecnici, il Direttore Generale Flavio Boraso, aveva preso in mano la questione in prima persona chiedendo all’Ufficio Tecnico aziendale di velocizzare i tempi e le procedure di attuazione ; come in effetti è avvenuto considerato che il successivo 29 luglio 2015 già si provvedeva con apposita deliberazione a riaggiudicare i lavori all’impresa “Quintino Costruzioni SpA” di Collegno la quale, in raggruppamento con la “Fantino Costruzioni SpA” di Cuneo (per la parte di consolidamento) completerà nel tempo di circa un anno e mezzo ( per la precisione 430 giorni) tutti i lavori di cantiere ancora da realizzare.

La Ditta Gruppo Sae Srl prima del suo fallimento aveva realizzato solo il primissimo lotto da 850.000 euro e che ora si rende necessario provvedere ai restanti lavori per ben 4.198.000 euro (di cui 2,5 milioni per opere al netto dei ribassi d’asta) essendo stato interamente confermato per Avigliana il finanziamento originario ex art. 20 pari a 5,048 milioni di euro.

“Paradossalmente i ritardi subiti dai lavori a causa del fallimento dell’impresa appaltatrice hanno un risvolto positivo - sottolinea il Direttore Generale Flavio Boraso - infatti proprio nell’ultimo anno sono cambiate moltissime cose come per esempio le norme antisismiche e di sicurezza, ma soprattutto è stata modificata la destinazione dell’immobile nel quale oltre al Centro di assistenza primaria (CAP) sono stati aggiunti i posti di continuità assistenziale a valenza sanitaria previsti . Solo oggi la destinazione sanitaria della struttura è dunque certa e definita per il futuro; se il cantiere fosse stato ultimato 2 anni fa ora saremmo alle prese con necessità di varianti e di adeguamenti progettuali senza più disporre delle risorse per realizzarli”.

Il progetto di ristrutturazione e messa in sicurezza è stato costantemente seguito dall’Amministrazione Comunale di Avigliana ed in particolare dal Sindaco, Angelo Patrizio. La destinazione confermata a regime continuerà in sintesi ad essere quella di Centro di Assistenza Primaria (CAP) con tutti gli ambulatori specialistici correlati, un’area di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria (CAVS) che avrà a regime 20 posti letto, un’area per l’Oculistica al piano terreno e tutti i servizi distrettuali di riferimento per i cittadini quali la riabilitazione funzionale, le cure domiciliari, la continuità assistenziale (ex Guardia medica), il servizio di emergenza 118, la Telemedicina, tenuto conto del fatto che quelli più frequentati dai cittadini, come per esempio il CUP, verranno spostati nelle aree di immediato accesso alla struttura.

Per quanto riguarda l’Oculistica, con relativo ambulatorio protetto per interventi chirurgici, è un’attività esternalizzata ovvero affidata in service alla “Servizi oculistici piemontesi” con un affidamento che prevede nell’ambito del service stesso anche l’adeguamento strutturale dei locali. L’attività della struttura di Avigliana sarà dunque da una parte riferimento sicuro per tutte le attività territoriali dell’area dall’altra sarà in piena sinergia “a rete” con presidi quali quello di Rivoli e di Giaveno per le attività rispettivamente previste.

I lavori che partono lunedì prossimo interesseranno l’intera struttura, ma nessuna attività sanitaria verrà sospesa: ci sarà una repentina rotazione per liberare volta per volta gli spazi di cantiere necessari cercando di limitare al massimo i disagi per i cittadini (utenti e pazienti) ed il personale sanitario; come tipologia di lavori, si prevede l’adeguamento sismico dell’intero immobile alle nuove norme (post-sisma in Abruzzo) molto più restrittive, di consolidamento statico, di rifacimento nelle zone interessate di tutti gli impianti ed intonaci, compresa la climatizzazione e le finiture nonché il miglioramento delle condizioni di sicurezza ed evacuazione.

Due strutture adiacenti al presidio, autentiche brutture, saranno demolite, una di fronte alla struttura che, utilizzata in parte durante i lavori sarà convertita in un funzionale spazio esterno attrezzato e l’altra retrostante, un vecchio fabbricato che lascerà il posto ad una rampa di accesso ai servizi.
 

14 ottobre 2015
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