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Asl To4. Sinergia pubblico-privato per tagliare le liste d’attesa

Il progetto, definito per le ecografie addominali, potrà essere esteso in altri ambiti. Il Dg Ardissone: “Nella ricerca delle soluzioni è fondamentale poter disporre di numeri per capire i fabbisogni dei nostri cittadini, accompagnati da un’analisi globale e integrata dei problemi. A questo fine è stata e sarà preziosa l’attività del nostro Manager dei tempi d’attesa, efficacemente supportata dal nostro Controllo di Gestione”.

16 NOV - “I lunghi tempi d’attesa per alcune prestazioni specialistiche ambulatoriali rappresentano un problema annoso, che è presente in tutte le aziende sanitarie pubbliche del nostro Paese. E si tratta di un problema complesso in cui si intrecciano numerose variabili. Da parte mia, sono fermamente convinto che le soluzioni possano essere trovate solo se si guarda ‘al di là dell’ostacolo’, abbandonando i soliti schemi mentali”. E’ questa una prima riflessione del Direttore Generale dell’Asl TO4, dottor Lorenzo Ardissone, rispetto a una tematica, la riduzione dei tempi d’attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, su cui è puntata l’attenzione della Regione Piemonte e della stessa Direzione strategica dell’Azienda.

La fase valutativa sui tempi d’attesa è continua nel tempo, ma, da una prima analisi, è stato evidenziato che una delle prestazioni su cui era necessario agire era costituita dalle ecografie addominali (ecografia dell’addome superiore, inferiore o totale). Per affrontare la situazione, spiega Ardissone, “abbiamo ritenuto che la soluzione da adottare per ridurre i tempi d’attesa per le ecografie addominali potesse essere trovata nella sinergia tra il pubblico e il privato accreditato, evitando pregiudizi e collaborando, nel rispetto reciproco, per far fronte comune nel soddisfare le esigenze dei nostri cittadini. E senza ulteriori costi, né per il cittadino né per il Servizio Sanitario Regionale”.

La Direzione aziendale si è, quindi, incontrata con le strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Regionale per la prestazione in questione presenti sul territorio dell’ASL. “Tutte queste strutture (la “Nuova Lamp” di Settimo Torinese, il “Malpighi Centro Diagnostico” di Chivasso, la “Clinica Eporediese” di Ivrea e “Villa Grazia” di San Carlo Canavese) si sono rese disponibili a collaborare con l’Azienda a vantaggio dei cittadini”, riferisce la Asl.

Ma come avverrà la collaborazione? “I nominativi degli utenti in lista d’attesa per un’ecografia addominale – introduce Cristiana Caviolo, del servizio  Controllo di Gestione – sono stati suddivisi per area territoriale di residenza, perché intendiamo offrire un’alternativa vicina al luogo di vita dei cittadini”. Le stesse strutture private accreditate contatteranno telefonicamente gli utenti dell’area circostante in attesa per l’ecografia addominale presso l’Asl, per offrire di effettuare anticipatamente la prestazione presso di loro. I contatti telefonici inizieranno fin dai prossimi giorni.

La Asl sottolinea poi come, “in primo luogo, il fatto di effettuare l’ecografia addominale presso una struttura privata accreditata piuttosto che presso l’ASL, non comporta ulteriori oneri, né per l’utente né per il Servizio Sanitario Regionale: il cittadino, infatti, è tenuto a pagare solo il ticket oppure, se ne è in possesso, si avvale dell’esenzione ticket e non paga alcunché; le prestazioni rese dalle strutture private accreditate, poi, sono erogate nell’ambito del budget loro assegnato dalla Regione. In secondo luogo, si tratta di un’opportunità offerta ai cittadini, non di un obbligo, per cui le persone contattate rimangono libere di attendere la prestazione prenotata presso l’Asl”.

“Il progetto definito per le ecografie addominali– conclude Eva  Anselmo, Manager dei tempi d’attesa  – è importante e ben si integra in un contesto più ampio di iniziative che si stanno definendo all’interno dell’Azienda per affrontare i lunghi tempi di attesa per altre prestazioni specialistiche ambulatoriali. Anche all’interno dell’Azienda, infatti, sono molte le strutture operative che si stanno impegnando, con diverse modalità, per dare una risposta efficace alla richiesta dell’Azienda di ridurre i tempi d’attesa”. Sono già in atto le chiamate degli utenti in lista d’attesa per l’anticipazione delle visite allergologiche, gastroenterologiche e pneumologiche e delle gastroscopie. Altri progetti – riguardanti la cardiologia, la neurologia, l’oculistica, l’ortopedia e l’urologia – sono in via di valutazione, anche attraverso l’attivazione degli accessi diretti (senza prenotazione) presso alcune sedi aziendali.

Claudio Risso

16 novembre 2015
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