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Città della Salute di Torino. Raggiunti gli 8mila trapianti che fanno del Piemonte la prima regione in Italia

I centri di trapianto di rene e di fegato occupano da sempre la prima posizione per numeri e per sopravvivenza, come pure quelli dei trapianti toracici (terzi in Italia per i trapianti di polmone), seppur con numeri più piccoli, data la minor quantità di donatori idonei per questa tipologia d’organo.

14 LUG - Ottomila trapianti eseguiti in Piemonte: un risultato che rende la regione la prima in Italia. L’ultimo è un trapianto combinato di fegato e rene effettuato il 9 luglio presso l'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino ad un ragazzo di 15 anni affetto da una malattia che coinvolge entrambi gli organi (sindrome epato-renale) e che ha ricevuto gli organi da un coetaneo deceduto in seguito ad un trauma. Degli 8000 trapianti, 6759 sono stati eseguiti a Torino (Molinette 6650 e ospedale Infantile Regina Margherira 109), altri 109 combinati sempre a Torino (Molinette 106 e Regina Margherita 3) ed infine 1132 di rene a Novara.

Ecco qui di seguito le principali tappe.
Il programma di trapianto di rene è il primogenito: il 7 novembre 1981 è avvenuto il primo intervento all’ospedale Molinette di Torino e, diversi anni dopo, il 4 novembre 1998 presso l'ospedale di Novara. Bisogna attendere ancora due anni per il primo trapianto su paziente pediatrico, eseguito presso l’ospedale Infantile Regina Margherita il 9 novembre 2000. Il programma di trapianto di fegato, che si effettua presso l’ospedale Molinette, è attivo da diversi anni: il primo intervento è avvenuto il 10 ottobre 1990 ed il primo trapianto pediatrico il 10 gennaio 1993, su una ragazzina diciassettenne. Si deve però attendere il 14 ottobre 1999 per il completo decollo del programma di trapianto pediatrico, a favore anche di pazienti molto piccoli, in prevalenza affetti da patologie congenite.

Il primo trapianto di cuore è avvenuto presso l’ospedale Molinette il 3 aprile 1990, e dodici anni dopo, il 22 aprile 2002, è stato effettuato il primo trapianto di cuore pediatrico presso l’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.  Le altre tappe da ricordare sono il primo trapianto di polmoni – eseguito alle Molinette il 5 settembre 1993 - ed il primo trapianto di pancreas effettuato il 18 agosto 1999 sempre alla Molinette. Non va dimenticato il trapianto da donatore vivente, che alle Molinette di Torino è stato avviato per il rene dal 14 maggio 1985 e per il fegato dal 21 maggio 2001, ed a Novara per il rene dal 13 dicembre 2003.

Dall’inizio della storia trapiantologica piemontese ad oggi sono stati effettuati 4321 trapianti di rene, di tipologia anche molto complessa, come reni trapiantati in doppio, o su pazienti pediatrici molto piccoli, e comprendenti anche più di 200 trapianti di rene da donatore vivente e molti trapianti combinati con altro organo. Numerosi sono gli interventi di trapianto di fegato, ben 2849, molti dei quali hanno richiesto abilità chirurgiche raffinate, come quelli con tecnica split (due trapianti a partire da un unico fegato suddiviso), i combinati con altro organo, quelli provenienti da donatore vivente, quelli su pazienti anche piccolissimi. Il cuore vede ben 616 trapianti complessivi, di cui 37 effettuati sui bambini.  Il polmone è stato trapiantato su 270 pazienti, spesso come doppio trapianto ed in 21 casi a favore di piccoli pazienti.

Ed infine 53 di pancreas, dei quali 42 combinati rene/pancreas nei pazienti diabetici, 3 combinati fegato/pancreas ed 8 singoli.
Anche a livello nazionale il Piemonte è collocato in posizioni di eccellenza: i centri di trapianto di rene e di fegato occupano da sempre la prima posizione per numeri e per sopravvivenza, come pure quelli dei trapianti toracici (terzi in Italia per i trapianti di polmone), seppur con numeri più piccoli, data la minor quantità di donatori idonei per questa tipologia d’organo.

I dati di sopravvivenza a 5 anni mostrano che i trapianti danno ai pazienti ottime prospettive di vita. Ancor più se vengono scorporati i risultati degli ultimi anni, rispetto ai trapianti eseguiti in epoche meno recenti. Siamo passati, per il rene, ad una sopravvivenza dell’organo dal 59% a 5 anni dei trapianti eseguiti negli anni 80-90, all’attuale 84%. Il cuore è passato dal 65% al 70%, il fegato dal 71% al 76%, i polmoni dal 34% al 40%.
Il pur importante numero di trapianti effettuati non sono però sufficienti alle esigenze di coloro che aspettano un organo: il 31 dicembre 2015 erano 510 i pazienti in attesa di un trapianto di rene, 60 in attesa di un trapianto di fegato, 42 in attesa di un cuore, 30 di un polmone, 3 di pancreas.

Valutando la lista dei pazienti che provengono da fuori regione, i pazienti non residenti in Piemonte sono il 28% dei candidati in attesa di trapianto renale ed il 50% circa di quelli in attesa di trapianto epatico. I non residenti in attesa di trapianto di cuore sono il 14% e di polmone 43%. Il Piemonte ha dunque un ottimo potere di attrazione per i pazienti non residenti in regione. I professionisti e l’evoluzione delle tecniche chirurgiche, della terapia immunosoppressiva e di quella di riduzione del pool di anticorpi hanno consentito di intraprendere percorsi nuovi. Oggi si fanno diversi trapianti di rene da vivente: vengono valutate annualmente circa 80 coppie donatore/ricevente, ed i donatori sono in prevalenza di sesso femminile, e soprattutto donazioni da mamma a figlio o da moglie a marito.

E’ stata inoltre da tempo oltrepassata, per questi stessi trapianti, la barriera della compatibilità di gruppo sanguigno, effettuando con regolarità trapianti controgruppo. Ed ancora si sono affinate le tecniche di desensibilizzazione, che, insieme a nuovi metodi di studio degli anticorpi dei pazienti, hanno consentito di portare al trapianto molti pazienti che, data la gran quantità di anticorpi anti-tessuto, avevano poche possibilità di ricevere un trapianto. Da alcuni anni i trapianti di rene vengono effettuati anche in pazienti che non hanno ancora iniziato la dialisi: sono denominati trapianti pre-emptive e rappresentano una grande opportunità, dal momento che consentono una maggior durata del trapianto.

Dal 2011 si possono trapiantare i polmoni che sono stati ricondizionati con una tecnica extracorporea che migliora la qualità dell’organo. Analogo sistema è attualmente in uso per il fegato e, a breve, per i reni. Inoltre negli anni sono stati effettuati numerosi trapianti combinati, ovvero di organi diversi nello stesso ricevente. Le tipologie di trapianto combinato effettuate in Piemonte sono: rene/pancreas, rene/fegato, rene/cuore, fegato/pancreas, fegato/polmone, cuore/polmone.
 

14 luglio 2016
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