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Trivero. Polemiche sulla carenza di servizi sanitari. La Asl: “Rispettati gli impegni assunti”

Per il Dg Bonelli le polemiche sulla presunta mancanza di attenzione verso Trivero “stupiscono in quanto in questi mesi abbiamo lavorato nel pieno rispetto degli impegni assunti per garantire continuità e assistenza sul territorio e in particolare nelle aree di montagna”. Quanto alle case della Salute: “Rispettati i principi condivisi anche nel Pat approvato dai comitati dei sindaci”.

07 DIC - “L’attenzione mostrata da sempre verso Trivero è ben esplicitata anche all’interno della DGR - non ancora pubblicata, ma in possesso dei nostri uffici - dalla quale risulta per il distretto di Cossato la previsione di tre case della salute, strutturali e funzionali, la cui articolazione verrà definita nei prossimi giorni anche con la condivisione dei medici di base. Un progetto, che dovrà essere presentato entro un mese dalla pubblicazione della DGR sul BURP e che vedrà di certo l’integrazione dei servizi già presenti e una implementazione di quelli già attivi da tempo, secondo le linee guida regionali”. È quanto afferma la Asl di Biella in una nota di chiarimento in merito alle polemiche su la presunta mancanza di attenzione verso Trivero.

Polemiche, secondo il direttore generale dell’ASL BI Gianni Bonelli, “stupiscono in quanto in questi mesi abbiamo lavorato nel pieno rispetto degli impegni assunti per garantire continuità e assistenza sul territorio e in particolare nelle aree di montagna. A dimostrazione di ciò nel corso dell’anno è stata avviata una campagna informativa, in collaborazione con i comuni del territorio, per fare conoscere ai cittadini i servizi offerti. In più recentemente è stato anche pianificato un calendario di incontri informativi di educazione alla salute – il primo già il 13 dicembre - dedicati alla popolazione e promossi in collaborazione con il dipartimento di prevenzione e il distretto di Cossato. Già sei le giornate previste, con approfondimenti specifici su temi diversi: la gestione del diabete, il progetto 10.000 passi per star bene, la prevenzione sugli infortuni domestici, la presa in carico del paziente cronico e della famiglia con il servizio di cure domiciliari, tecniche e metodi per conoscere i funghi ed evitare i rischi”, spiega Bonnelli.  

Nella nota la Asl chiarisce quindi, punto per punto, le iniziative attivate “nel rispetto degli impegni assunti”. “Le case della salute indicate e previste dalla nuova DGR – spiega - discendono da quanto già previsto nel PAT, il piano di assistenza territoriale approvato un anno fa all’unanimità dai comitati dei sindaci e presentato a tutte le organizzazioni sindacali e agli altri organismi aziendali di rappresentanza. Un documento che in fase di redazione ha recepito tutte le osservazioni e le richieste formulate in occasioni di più incontri, avuti anche con i rappresentanti dei medici di base e dei pediatri di libera scelta. In tali circostanze non sono state formulate osservazioni o richieste che non siano state prese in considerazione”.

“L’Asl di Biella non si è mai sottratta al confronto con gli amministratori locali, anche in seduta pubblica”, evidenzia la Asl precisando che “per quanto attiene Trivero da sempre abbiamo cercato di ‘coprire’ al meglio l’area sul piano sanitario, anche in considerazione della sua particolare collocazione geografica”.

La Asl ricorda quindi che “è presente un punto prelievo disponibile tutti i giorni tra la sede di Trivero e la frazione Ponzone. Attualmente a Trivero, presso il Centro Zegna, vi è il medico della continuità assistenziale (ex guardia medica), tutte le notti, dalle 20 alle 8 e durante le giornate di sabato, domenica e festivi anche dalle 8 alle 20”.
 
“Attivo anche il servizio infermieristico ambulatoriale
lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 7,30 alle 11,30, che esegue prelievi, medicazioni, terapie iniettive e altre prestazioni infermieristiche. Sempre il servizio infermieristico, su richiesta del medico di famiglia, interviene anche a domicilio, sette giorni su sette, dalle 7 alle 19”.

“Sempre presso il Centro Zegna sono presenti due ambulatori in cui operano quattro medici di famiglia (numero raddoppiato nel corso dell’anno) che garantiscono oltre 25 ore settimanali in fascia diurna, 4 posti letti a disposizione di tutti i medici di base del territorio per il ricovero di pazienti con problematiche non risolvibili a domicilio, nonché un centro diurno Alzheimer con 10 posti”.
 
“Nel poliambulatorio situato in frazione Ponzone, sono presenti attività specialistiche ambulatoriali di cardiologia, geriatria, odontoiatria dermatologia e psichiatria. È presente anche l’ostetrica, una volta a settimana, per le attività del consultorio ed il servizio sociale, inoltre uno sportello amministrativo (CUP) per prenotazioni, referti, ticket, scelta e revoca del medico e altre pratiche amministrative. Di fatto gli ambulatori dei quattro medici di base, unitamente alla guardia medica e ai medici del 118, garantiscono una presenza h 24, sette giorni su sette, di un medico a supporto del territorio. Una dotazione che è ben al di sopra degli standard minimi previsti per le case della salute”.
 
La Asl annuncia quindi che “nel progetto che sarà presentato l’ipotesi che proporremo è quella di prevedere non solo la  conferma dei letti a disposizione dei medici di famiglia per i propri pazienti, ma anche l’evoluzione in un vero ospedale di comunità”.

La Asl ricorda infine che “nel 2016 è stato avviato il percorso di implementazione del servizio 118 che a regime vedrà la presenza di un ambulanza con medico e infermiere h 24 sette giorni su sette”.

07 dicembre 2016
© Riproduzione riservata

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