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Piemonte. Asl Vercelli, avvio dei posti letto CAVS presso il presidio ospedaliero di Borgosesia

L’attivazione dei previsti 18 posti letto di CAVS presso il Santi Pietro e Paolo avrà luogo concretamente entro la prossima settimana. Mantengono le attuali  regole di accesso al servizio e  trarranno benefici in termini di assistenza che provengono dal fatto di essere all’interno di una struttura ospedaliera

29 DIC - "Nei giorni scorsi - commenta Chiara Serpieri Direttore Generale dell’Asl VC - si sono diffuse notizie circa l’avvio effettivo dei posti letto di CAVS presso il Presidio Ospedaliero di Borgosesia che potrebbero generare tra i nostri cittadini alcuni malintesi che vorremmo chiarire".

L’attivazione dei previsti 18 posti letto di CAVS presso il Santi Pietro e Paolo avrà luogo concretamente entro la prossima settimana. "Criteri di prudenza e attenzione nei confronti dei pazienti – spiega Serpieri - suggeriscono infatti che il trasferimento dalla sede di Varallo a quella di Borgosesia venga effettuato innanzi tutto evitando disagi ai ricoverati, continuando comunque a garantire l’assistenza. Per questo motivo abbiamo tenuto monitorate  le singole situazioni dei pazienti ricoverati ed atteso che fossero in dimissione per procedere successivamente con i nuovi ricoveri direttamente nella struttura di Borgosesia".

I 18 posti letto di CAVS al SS. Pietro e Paolo,  mantengono le attuali  regole di accesso al servizio e  trarranno benefici in termini di assistenza che provengono dal fatto di essere all’interno di una struttura ospedaliera, con migliore  comfort anche in caso di necessità di nuove indagini diagnostiche successivamente al ricovero. Inoltre come per il resto dei reparti del Presidio, verrà applicato il regolamento cosiddetto "dell’Ospedale Aperto" che garantisce l’accesso e la permanenza dei parenti in qualsiasi orario, anche notturno.

"Colgo l’occasione per ringraziare i Medici di Medicina Generale – aggiunge il Direttore generale dell'Asl – il cui prezioso contributo, unito a quello dei professionisti della nostra Asl ha garantito il raggiungimento di questo risultato che non vogliamo sia un traguardo ma un obiettivo da monitorare e migliorare grazie ad una collaborazione proattiva tra tutte le parti".

"Inoltre-  conclude Serpieri - abbiamo lavorato anche ad  una soluzione che continuasse a valorizzare l’ importante ruolo di Varallo all’interno dell’organizzazione sanitaria territoriale".

Perciò, oltre alla attivazione della sede poliambulatoriale come Casa della Salute,  polo di cure primarie e specialistiche, in attuazione delle recenti norme di piano sui disturbi cognitivi abbiamo pensato alla possibilità di attivare a Varallo 10 posti letto dedicati ai malati di Alzheimer, e per questo sono già in corso i necessari passaggi istituzionali anche con la Direzione Regionale competente.
 
Lorenzo Proia

29 dicembre 2016
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