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Piemonte. Cosmed chiede di essere convocata dalla Regione per parlare delle Case della Salute

17 GEN - Gentile direttore,
sbagliare è umano ma perseverare….A questo proposito apprendiamo dalla stampa che l'Assessore alla Sanità del Piemonte, Antonino Saitta, ha siglato un’intesa con Cgil, Cisl e Uil sulla realizzazione delle Case della Salute per un miglioramento dell’offerta sanitaria in Piemonte. Nell’accordo, come riportato il 13 gennaio scorso nella vostra testata regionale, si legge che si: " ...condividono principi e obiettivi del piano varato dalla Regione, che prevede l’istituzione di almeno una Casa della Salute in ogni distretto socio-sanitario, oltre alla conferma e al consolidamento, anche nei prossimi anni, del finanziamento già stanziato per il 2017.  Il potenziamento dei servizi territoriali e l’attuazione del progetto saranno seguiti da un tavolo di monitoraggio specifico costituito dall’Assessorato e da Cgil, Cisl, Uil Piemonte".
 
Ci duole, purtroppo, dover sottolineare che, ancora una volta, a questo tavolo non sia stata convocata la principale confederazione sindacale della Dirigenza del pubblico impiego, la Cosmed, della quale il nostro sindacato Anaao Assomed è una delle colonne portanti. Poiché, malgrado le nostre proteste, non è la prima volta che questo avviene, siamo ormai costretti a dedurre che non si tratti di una semplice dimenticanza ma la precisa volontà di escludere dalle decisioni il maggior sindacato della Dirigenza Medica e Sanitaria che ha sempre dimostrato di avanzare proposte, anche scomode, lontane dalle logiche politiche che stanno affossando in modo incontrovertibile il nostro sistema sanitario nazionale pubblico.
 
Ci aspettiamo, come Cosmed Piemonte, una convocazione ufficiale da parte dell'Assessorato alla Sanità e ci riserviamo di aderire all'intesa solo dopo aver visto e discusso della questione. In caso contrario registriamo il comportamento antisindacale tenuto dall'Assessorato e ricordiamo che già nel 2011 (altra giunta ma stesse cattive abitudini), la Regione Piemonte fu costretta a conciliare in sede giudiziaria per la mancata convocazione della Cosmed alle trattative regionali.
 
Il Giudice sentenziò che “Cosmed Piemonte dovrà essere convocata in tutti i tavoli istituiti a cui partecipano già tutte le confederazioni accreditate in Regione Piemonte, in Assessorato alla Sanità e nelle sedi istituzionali in cui si discutano, si presentino, si concertino o si informino i soggetti sindacali in merito a questioni riguardanti sanità, assistenza socio-sanitaria e socio-assistenziale e tematiche ambientali che abbiano riflessi di tipo sanitario “. A Piazza Castello accettarono e sottoscrissero l’intesa.
 
Ci riserviamo pertanto, di ricondurre ancora una volta in tribunale la Regione con la medesima motivazione ma con l’aggravante della recidiva.
 
Una domanda, però, sorge spontanea: quante altre situazioni esistono che l’Assessorato “dimentica” o di cui non è a conoscenza? Anche solo esaminando la cronaca più recente, gli esempi non mancano. Escludendo la malafede, infatti, solo con una disattenzione si può spiegare l'annunciata creazione di nuovi precari della sanità nelle persone dei medici neo specialisti, assoldati a gettone per abbattere le liste di attesa, dimenticando, come prontamente rimarcato dall'Ordine dei Medici di Torino, che esiste già una istituzione consolidata che si chiama “specialistica convenzionata”.
 
E forse è anche per una distrazione che si può spiegare perché l'Assessorato abbia trattato tale tema con l'Università, istituzione che non sembra competente a riguardo trattandosi di medici specialisti e quindi già fuori dall’ambito della formazione. Per non parlare della recente richiesta di posti letto alle cliniche private per fronteggiare la solita e puntuale emergenza invernale che provoca i noti e drammatici sovraffollamenti dei PS per l’incapienza degli ospedali. Forse l'Assessorato dimentica anche di non essere estraneo alla soppressione dei posti letto ospedalieri ed al blocco del turnover del personale sanitario come conseguenza di scelte politiche scellerate anche se rigorosamente distribuite fra giunte di colore azzurro, rosso o verde.
 
Tutto ciò per ricordare, e sembra proprio che ce ne sia bisogno, che le linee organizzative che riguardano il SSR vanno concertate con gli attori che dovranno poi applicarle, altrimenti più che scelte adeguate sono e rimangono solo dei diktat, figli di progetti incomprensibili e non condivisi.
 
Mario Vitale
Segretario regionale Cosmed Piemonte
Segretario regionale Anaao Assomed Piemonte

17 gennaio 2017
© Riproduzione riservata

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