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Violenza contro le donne. Asti, nel Pronto Soccorso una stanza intitolata a Malala

Arredamento e targa donate al servizio realizzato dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Asti. Malala Yousafzai, nata nel 1997 in Pakistan, è diventa celebre per un Blog nel quale documentava i soprusi contro le donne da parte dei Talebani Pakistani. Nel 2014 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace.

15 MAR - All’ospedale Cardinal Massaia di Asti una stanza del Pronto soccorso sarà arredata grazie alla vendita del calendario storico “1946 - primo voto alle Donne in Italia”. L’iniziativa è della commissione Pari Opportunità del Comune di Asti che intende far sì che questo luogo sia “testimonianza  di tutte le Persone: Donne, Uomini, Bambine, Bambini e Anziani del mondo che hanno subito torture, violenza, soprusi e sono morti nell’assoluto silenzio, senza diventare ‘Malala’….  per far sentire anche la propria voce”. Prima tappa di questo percorso è stata ieri, 14 marzo, alle ore 15, quando all’ingresso della stanza sita nei locali della struttura del Pronto soccorso del Cardinal Massaia, è stata  affissa una targa con l’incisione “Io sono Malala”.

Malala Yousafzai nasce il 12 Luglio 1997 in Pakistan. A soli 11 anni diventa celebre per un Blog da lei curato per la BBC, nel quale documentava i soprusi dei Talebani Pakistani, contrari ai Diritti delle Donne. Il 9 ottobre 2012 Malala  viene ferita gravemente alla testa da uomini armati, saliti a bordo del bus scolastico su cui tornava a casa da scuola, intendendo punire la ragazza ritenuta simbolo di oscenità. Malala sosteneva : “un bambino , un insegnante ed un libro possono cambiare il mondo. I  nostri libri e le nostre penne sono armi potenti perché il sapere rende liberi ”. Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sacharov per la libertà di Pensiero ed il 10 Ottobre 2014 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace insieme all’attivista Indiano Kailash Satyarthi , diventando così con i suoi 17 anni, la più giovane vincitrice di un Premio Nobel".

A illustrare i dettagli dell’iniziativa è la Asl di Asti in una nota in cui, tra le altre cose, si illustrano le azioni del Comune di Asti e della Commissione Pari opportunità. “Il 7 Marzo del 2013 il Consiglio Comunale aperto dal titolo: ‘Io sono Malala’. Il Centro Antiviolenza ‘L’Orecchio di Venere’ della Croce Rossa Italiana di Asti, dona al Comune una targa con la dicitura ‘Io sono Malala’. Il Consiglio Comunale si impegna a contribuire alla lotta contro la violenza sulle Donne e le Bambine e favorire la coscienza non violenta , sostenuta dai Saperi Storici. Nel 2016 la Commissione Pari Opportunità del Comune realizza un calendario storico ‘1946 - primo voto alle Donne in Italia’. La vendita del Calendario è destinata ad arredare una stanza del Pronto Soccorso di Asti per ‘lasciare una traccia a chi verrà dopo di noi ….. Chi non lascia una traccia non ha vissuto , noi saremo ricordati in base alle nostre opere’. La Commissione Pari Opportunità   intende che questo  luogo sia testimonianza  di tutte le Persone: Donne, Uomini, Bambine , Bambini e Anziani del mondo che hanno subito torture, violenza, soprusi e sono morti nell’assoluto silenzio senza diventare ‘ Malala’….  per far sentire anche la propria voce”.

Per quanto riguarda le azioni messe in campo dalla Asl di Asti, nella nota si spiega che “dall' anno 2010 l'Asl ha AT ha istituito il ‘Gruppo di coordinamento sull’assistenza delle vittime di violenza sessuale e domestica’,  di cui fanno parte professionisti di diverse specialità. Grazie all’attività di questo Gruppo, sono stati realizzati tre  protocolli a valenza sociosanitaria, uno per i casi di violenza domestica e uno per i casi di violenza sessuale: all’arrivo in Pronto soccorso viene attribuito alla donna il “codice rosa”, è immediatamente attivato un percorso preferenziale di presa in carico della donna, dall'equipe multidisciplinare, con integrazione tra Ospedale e Territorio e con presa in carico in anonimato”.

Nel caso in cui la donna che richiede cure mediche abbia con sé figli minori, le assistenti sociali ospedaliere si raccordano immediatamente con i servizi sociali competenti, al fine di assicurare adeguate modalità di tutela dei minori, anche attraverso un inserimento in emergenza in una struttura di accoglienza.

“Nell'anno 2015 – riferisce ancora la nota - l'Asl di Asti è stata selezionata dalla società consortile LAMORO (Langhe Monferrato Roero Società Consortile, Agenzia di sviluppo del territorio) per aderire al progetto “IMPLEMENT - Specialised support for victims of violence in Health Care System across Europe”, realizzato da un partenariato costituito da alcuni paesi europei”.

L’obiettivo del progetto è stato quello di rafforzare le competenze in ambito ospedaliero per l’accoglienza delle donne vittime di violenza ed inoltre  viene proposto alle pazienti la possibilità di fare un colloquio con l'assistente sociale dell'ospedale. In caso affermativo, le donne vengono direttamente contattate per concordare un appuntamento.

E' inoltre presente una via preferenziale di accesso al Consultorio: il medico di PS contatta direttamente, se in orario lavorativo, il Consultorio, per concordare l'inizio di un percorso psicologico.

Sono stati realizzati corsi di formazione per gli operatori del Pronto Soccorso, volti a consolidare le capacità complessive dell’Ente nell’affrontare i casi di donne vittime di violenza.

Nell'anno 2016 sono state implementate le azioni intraprese gli scorsi anni:

1.  modifica del programma informatico del Pronto Soccorso: era già presente il “codice V” di colore fucsia, per l'identificazione immediata da parte degli operatori della presenza di una donna vittima di violenza al fine di un’idonea accoglienza in stanza apposita (privacy, attivazione immediata assistente sociale...), è stata, inoltre, implementata la “scheda violenza”.

2.  aggiornamento dei due Protocolli per la gestione dei casi di violenza domestica e sessuale in Pronto Soccorso

4.  distribuzione della brochure informativa, redatta dall'Asl, in Pronto Soccorso Generale e Ginecologico, nei Consultori e negli studi dei medici di base, al fine di informare le donne sui servizi offerti dall’ASL e dal territorio provinciale, con brevi spiegazioni e numeri utili.

5.  partecipazione al programma Bollini Rosa per i bienni 2012/2013, 2014/2015 e 2016/2017, promosso dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), ottenendo l’attribuzione di due bollini rosa; il percorso della donna vittima di violenza all’interno dell’Asl AT è stato individuato come “fiore all’occhiello” dell’azienda.

6.  aggiornamento sito internet Asl AT: è possibile visualizzare in tempo reale i casi di vittime di violenza arrivati in Pronto Soccorso e, cliccando sullo slogan “Uscire dalla violenza è possibile”  si visualizza il pieghevole con informazioni e numeri utili. Il sito è unico in Italia e riconosciuto dal sistema europeo.

7.    è stato approvato e sottoscritto, a ottobre 2015, il nuovo “Protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne”, elaborato con il coinvolgimento di vari enti e istituzioni (Prefettura, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Comune di Asti, CISA, COGESA, Croce Rossa...) che hanno partecipato al tavolo di lavoro costituito dalla Provincia in attuazione agli indirizzi contemplati nel “Piano regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime”.

Profilo delle donne che accedono al Pronto Soccorso dell’ospedale di Asti:
123 accessi nell'anno 2016
- l'età media è di 39 anni
- l'orario di accesso è principalmente serale
- la nazionalità è stratificata come segue: Italia = 57%, Romania = 10%, 33% Altro: Macedonia,Tunisia, Senegal.

Del gruppo di lavoro fanno parte
Referente aziendale Roberta Broda - Medico Direzione Sanitaria
Federica Franchi - Medico Pronto Soccorso
Ilaria Cotto - Infermiera Pronto Soccorso
Francesca Lanfranco - Assistente Sociale ospedaliera
Valeria Ferrero - Ginecologa
Paola Gianino - Direttore Pediatria
Maria Luisa Silvestri - Psicologa
Paola Imarisio - Responsabile Consultorio Famigliare
Paola Ferraris - Coordinatore infermieristico Ginecologia
Viviana Gauraldo - Coordinatore infermieristico Pediatria
Anna Maria Scarrione - Collaboratore amministrativo professionale
Nadia Miletto - Ostetrica

15 marzo 2017
© Riproduzione riservata

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