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Morbillo. Regione: “In Piemonte situazione sotto controllo”

La Regione interviene dopo l’allarme del Ministero. “Negli ultimi mesi del 2016 e fino al 15 marzo 2017 sono pervenute 269 segnalazioni: 161 casi confermati in laboratorio, 36 con link epidemiologico ai casi confermati, 62 casi possibili, 10 non confermati in laboratorio”. E ribadisce l’importanza della vaccinazione.

17 MAR - “Nessun allarmismo, situazione sotto controllo, ma la conferma che per il morbillo, come per altre malattie che si ritenevano del tutto debellate, solo una elevata copertura vaccinale può impedire che tornino ad essere un pericolo per la salute pubblica, in particolare per i più piccoli”. Così la Regione Piemonte interviene dopo l’allarme del ministero della Salute sull’aumento dei casi di morbillo in Italia. Per il minsitero, la maggior parte dei casi sono stati segnalati da sole quattro Regioni: Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana. Ma la Regione Piemonte rassicura: “In Piemonte la situazione è sotto controllo”.

“Negli ultimi mesi del 2016 e fino al 15 marzo 2017 – spiega l’assessorato in una nota - sono pervenute 269 segnalazioni: 161 casi confermati in laboratorio, 36 con link epidemiologico ai casi confermati, 62 casi possibili, 10 non confermati in laboratorio. Questa la suddivisione per Asl: Torino città 99, TO3 71, TO4 80, TO5 13, Cn1 2, Asti 2, Alessandria 3”.

In particolare, “27 casi di contagio sono avvenuti in ospedale, 23 dei quali a carico di operatori sanitari (per i quali la vaccinazione è raccomandata e gratuita) e 4 a carico di pazienti ricoverati. Tutti gli ospedali sono stati  recentemente invitati a verificare  lo stato di protezione vaccinale dei propri operatori. Il 70% dei casi interessa giovani adulti (età superiore ai 20 anni)”.

Quanto alle vaccinazioni, “gli ultimi dati disponibili dicono che nel 2016 la copertura è risalita di 2 punti percentuali, attestandosi al 91%, mentre in base alle indicazioni ministeriali e alle linee guida dell’Oms dovrebbe essere al 95%”.

L’assessorato regionale alla Sanità ribadisce quindi “l’importanza di effettuare la vaccinazione nei primi anni di vita. Il vaccino per il morbillo viene somministrato ai bambini nel 13°-15° mese e la dose di richiamo a 5-6 anni. Inoltre, essendo l’epidemia legata alla presenza di soggetti suscettibili perché non vaccinati nei loro  primi anni di vita, è importante utilizzare tutte le occasioni opportune (età adolescenziale, vaccinazioni in occasioni di viaggi internazionali) per recuperare la protezione”.

Nella nota si sottolinea poi come, “poiché il morbillo contratto in età adulta è più esposto a complicazioni e obbliga al ricovero ospedaliero, è importante che negli ospedali vengano adottate tutte le cautele necessarie in modo che un luogo di cura non si trasformi in un luogo di contagio”.

L’assessorato regionale ricorda che la vaccinazione è raccomandata e gratuita per tutti i soggetti non vaccinati o che non hanno ancora affrontato la malattia.

17 marzo 2017
© Riproduzione riservata

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