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Defibrillatori. On-line la mappa di dove si trovano in tutto il Piemonte

Sempre più associazioni di volontariato, società sportive, Comuni e privati si dotano di un defibrillatore semi-automatico. Conoscere la loro dislocazione può essere importante per un soccorso efficace e tempestivo. La Giunta ha approvato una delibera che obbliga i soggetti pubblici o privati in possesso di un defibrillatore a registrarsi su una mappa online. Ad oggi i defibrillatori mappati sono circa 1400.

03 APR - In Piemonte, numerose  associazioni di volontariato, società sportive, Comuni e privati sono dotate di un defibrillatore semi-automatico, apparecchio che può salvare la vita in caso di attacco cardiaco improvviso. La loro diffusione capillare e l’utilizzo corretto da parte del personale non sanitario sono fondamentali. Conoscere la loro dislocazione sul territorio ed avere una mappatura aggiornata delle zone e dei dati tecnici, è importante per il sistema di emergenza-urgenza del 118 che sempre più punta sulla condivisione delle informazioni per garantire un servizio efficace e tempestivo.

Con questi obiettivi, la Giunta del Piemonte ha approvato oggi, su proposta dell’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, una delibera che stabilisce che “tutti i soggetti pubblici o privati in possesso di un defibrillatore provvedano obbligatoriamente alla comunicazione e all’aggiornamento del luogo di collocazione e dei dati tecnici e gestionali inerenti l’apparecchiatura (ad esempio, numero di matricola, scadenza batterie, scadenza placche) mediante l’utilizzo di un applicativo informatico presente sul sito della Regione Piemonte all’indirizzo internet http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms2/guida-al-servizio-sanitario/emergenza/4686-defibrillatori-dae  a cui si accede con credenziali del Sistema Piemonte.”

Ad oggi, i defibrillatori già "noti " al sistema 118, sono in totale  circa 1400 così suddivisi:
-    750 in luoghi aperti al pubblico (farmacie, impianti sportivi, etc)
-    150 in luoghi pubblici (metropolitana, mezzi, piazze, vie..)
-    200 di sistema  (servizio 118)
-    300 dedicati ad uso esclusivo del privato

L’inserimento dei dati da parte dei possessori avverrà progressivamente in modo da avere, a regime, una visione complessiva delle apparecchiature disponibili sul territorio.

“Il Decreto ministeriale del 18 marzo 2011 – spiega la Regione in una nota che annuncia il via libera alla delibera - ha innovato la materia della defibrillazione individuando i criteri e le modalità per favorire la  loro diffusione sul territorio. La Regione Piemonte ha destinato la maggior parte dei finanziamenti all’acquisto di defibrillatori e alle attività per la promozione e formazione. Sono stati assegnati defibrillatori a diversi soggetti: associazioni di volontariato, forze dell’ordine, Comuni. In totale, negli anni, la Regione ne ha forniti 380”.

L’individuazione dei luoghi di collocazione e distribuzione dei defibrillatori, precisa la Regione, si è fondata su due criteri fondamentali: la capillarità (dando una copertura il più omogenea possibile sul territorio in base anche a quanto già esistente) ed il maggiore afflusso di persone. Il programma regionale prevedeva un’attività formativa per il personale degli enti che avevano ricevuto il defibrillatore  (12 persone per ogni apparecchiatura).
 
Ad oggi sono stati accreditati più di 100 enti formatori che hanno contribuito alla formazione  di circa 73.000 persone. Tutta la gestione della formazione avviene attraverso una piattaforma: dalla fase di accreditamento degli enti, alla gestione dei corsi (gestione aula, sede, emissione attestati, tesserini, etc), alla possibilità di iscrizione da parte degli esterni, alla gestione del registro regionale delle persone autorizzate all’utilizzo del defibrillatore.

03 aprile 2017
© Riproduzione riservata

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