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Torino. Città della Salute blocca il turn over per sanare i bilanci. Ipasvi chiede incontro urgente in assessorato”

La presidente del Collegio torinese esprime “preoccupazione e rammarico rispetto alle aspettative che si erano create”. E chiede un incontro per “concordare soluzioni alternative” o, “nel caso sia inevitabile il blocco del turn over”, per sottoporre all’assessorato “soluzioni e idee per graduare e mitigare gli effetti deterioranti e dirompenti che questo avrà inevitabilmente sull’assistenza sanitaria”. 

28 SET - Il Collegio Ipasvi di Torino scende in camposulla vicenda del Piano di rientro dell’azienda sanitaria Città della Salute di Torino che per conseguire i risparmi necessari a risanare il bilancio in rosso avrebbe deciso di operare un blocco del turn over pesantissimo.

Lo fa, “visto soprattutto che gli infermieri sono quasi il 50% del personale dipendete del Servizio sanitario regionale”, con una lettera che la presidente del Collegio, Maria Adele Schirru, ha inviato all’assessore alla Sanità del Piemonte Antonio Saitta, al direttore dell'assessorato Renato Botti e al direttore generale della Città della Salute Gian Paolo Zanetta, chiedendo “un incontro urgente con l’Assessorato per concordare soluzioni alternative a quanto prospettato”.

Ecco il testo della lettera:

Egr. Dott. Antonio SAITTA
Assessorato Sanità
 
Egr. Dott. Renato BOTTI
Direzione Regionale Assessorato Sanità
 
Egr. Avv.  Gian Paolo ZANETTA
Direttore Generale Città della Salute C


“Apprendiamo dal piano di rientro della Città della Salute di Torino, la più grande Azienda Sanitaria del Piemonte, che dei 70 milioni di taglio previsti nei bilanci ne faranno le spese soprattutto i lavoratori con un blocco del turn over pari al 50% del fabbisogno previsto che, quindi, taglia della metà le assunzioni. Avevamo tirato un sospiro di sollievo leggendo gli ultimi risultati resi noti dall’Assessorato, che indicavano la crescita degli organici e, di conseguenza, che la Regione era ormai fuori dalle sabbie mobili dei piani di rientro.        

Vediamo invece ora, con preoccupazione e rammarico rispetto alle aspettative che si erano create, che i metodi di ripiano dei debiti e di risanamento dei bilanci sono sempre quelli che finora hanno penalizzato l’assistenza sanitaria di gran parte delle aziende italiane.

Come Collegio Ipasvi, e quindi rappresentante professionale degli infermieri, chiediamo un incontro urgente con l’Assessorato per concordare soluzioni alternative a quanto prospettato.  
 
Nel caso sia inevitabile il blocco del turn over, vogliamo sottoporre sempre all’Assessorato soluzioni e idee per graduare e mitigare gli effetti deterioranti e dirompenti che questo avrà inevitabilmente sull’assistenza sanitaria.  Vogliamo evitare di creare situazioni già ampiamente denunciate, quali l’aumento ulteriore del rapporto infermiere/paziente nelle nostre strutture assistenziali, che penalizza l’intera categoria professionale e pone a rischio la sicurezza di operatori e persone assistite.  
 
In attesa di Vostro gradito riscontro, si coglie l’occasione per inviare distinti saluti”.
 
Maria Adele Schirru
Presidente Ipasvi Torino


28 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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